Boletus trova un fungo d’argento. Sul podio al mondiale di raccolta

La formazione santostefanese si conferma tra le migliori nella competizione disputata al Cerreto. Un derby tutto ligure per la conquista del titolo andato alla Compagnia delle Cappelle di Busalla .

Boletus trova un fungo d’argento. Sul podio al mondiale di raccolta

Il podio del campionato del mondo di raccolta di funghi che si è disputato nel verde della montagna del Cerreto organizzato dalla cooperativa I Briganti

Parla ligure la decima edizione del Mondiale del Fungo al Cerreto. E dietro ai primi classificati a squadre della ‘Compagnia delle Cappelle’ di Busalla, si è piazzata la Boletus Club di Santo Stefano Magra. Oltre 450 iscritti e un migliaio di presenze al Cerreto Laghi per un’edizione particolarmente riuscita, che premia gli organizzatori che per, il secondo anno, hanno scelto di fare una svolta e imporre criteri diversi: non ha vinto chi raccoglieva più funghi ma chi ha saputo celebrare la bellezza nel sapere andare a raccoglierli. Il campionato, nato da un’idea di Fra’ Ranaldo, è stato organizzato dalla Cooperativa di Comunità I Briganti di Cerreto e dal Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, e ha visto premiate le persone e le squadre che hanno raccolto il fungo più bello, il maggior peso di rifiuti raccolti passeggiando tra castagneti e faggete, ma che hanno anche saputo trasmettere al meglio le loro emozioni ispirare dal valore ambientale dell’ecosistema fungo con un componimento, artistico o testuale, nel cosiddetto ‘taccuino del fungaiolo’. Dietro i primi due, sul podio a squadre Al don di Galet (Verricchio, Rimini). Nella categoria singolo 1° classificato Simone De Florian (Ziano, Trento), 2° Guido Davide Croce (Imola), 3° Daniela Contini (Cintano, Torino). A comporre la genovese Compagnia delle cappelle, Michela Morasso, Elisa Morasso, Fabio Imperiale, Walter Marongiu e Paola Marongiu. Invece la santostefanese Boletus Club è formata da Damiano Moggia, Cinzia Viscardi, Adriana Gallo, Jacopo Dascanio e Lorenzo Giammona. Quest’anno una piacevole sorpresa che segnalano i promotori: l’immondizia rinvenuta (complice anche la raccolta della precedente edizione) è diminuita. Ritrovato nel bosco, anche, un corno di un cervo raccolto erroneamente come rifiuto. "Da due anni abbiamo cambiato la formula di questo mondiale – ha commentato Giuseppe Vignali, direttore del Parco nazionale dell’Appennino – perché ora siamo passati a giudicare la loro bellezza. Intendiamo mettere in rilievo la bellezza della frequentazione dei boschi e dei benefici che tale pratica ha sulla nostra mente e sul nostro corpo. Questo mondiale, inoltre, è un lavoro di squadra importante per il territorio che ancora una volta ha dato una risposta positiva". L’ideatore dell’iniziativa, Fra’ Ranaldo, ha concluso: "Ora hanno opportunità di diventare campioni del mondo tutti, con meno agonismo, più festa e rispetto per l’ambiente".

Marco Magi