Bollette e spesa come un incubo: "In aumento le richieste di sostegno"

La responsabile del Centro di ascolto Elda Conte traccia un quadro a tinte fosche

Bollette e spesa come un incubo: "In aumento le richieste di sostegno"

La responsabile del Centro di ascolto Elda Conte traccia un quadro a tinte fosche

"Cerchiamo di dare risposte, ma non bastano mai. La povertà avanza ogni anno di più, e lo vediamo oltre che dai problemi legati al dormitori e alle case di accoglienza, anche dalle richieste di aiuto per pagare le bollette, ad esempio, o dalla gestione dell’Emporio della Solidarietà, il supermercato solidale", annuncia la responsabile del Centro di ascolto della Caritas diocesana Elda Conte (nella foto d’archivio). "Ovviamente, parlo per quanto riguarda le richieste che arrivano a noi, dato che altre persone vengono presentate tramite il Comune, ma possiamo parlare di una situazione davvero difficile, perché il loro numero è tale che il ‘monte punti’ a nostra disposizione per il 2024 è terminato a fine luglio, anziché essere sufficiente fino a fine anno" continua. Il meccanismo, semplificato per i non addetti ai lavori, attribuisce alla Caritas un tot di punti poi redistribuiti alle persone che hanno diritto alla card con cui fare la spesa all’Emporio (due le sedi, una in via Gramsci alla Spezia e una in via Castruccio Castracani a Sarzana), con la quale i beneficiari possono ‘acquistare’ senza di fatto spendere, beni alimentari e di prima necessità. La domanda si è talmente alzata per quest’anno, a causa delle situazioni di indigenza sempre più diffuse, da determinare un esaurimento anticipato di questo plafond collettivo.

L’attribuzione dei punti – spiegano dalla Caritas – è legata all’Isee e ad alcune variabili, come ad esempio il numero di familiari a carico, ma è incontestabile che nella società della provincia odierna si stia verificando un sisma silenzioso. "Nonostante l’esaurimento dei punti anticipato – rassicura Conte - attueremo dei meccanismi compensativi, per non abbandonare chi ha più bisogno. Cerchiamo di dare risposte, ma non bastano mai. Noi ci impegniamo al massimo, poi speriamo nella solidarietà della gente, sia con le raccolte alimentari, che con la messa a disposizione di case per i bisognosi, anche case vacanza a fine stagione. Basta agire".

Chiara Tenca