REDAZIONE LA SPEZIA

Bonassola a zero contagi: "Avanti così"

Il sindaco ha chiuso anche la ciclopedonale Mare-Monti: "Limitare gli spostamenti è un sacrificio, ma ha un obbiettivo"

Giorgio Bernardin, sindaco di Bonassola

Giorgio Bernardin, sindaco di Bonassola

Bonassola, (La Spezia), 24 marzo 2020 - La pista ciclopedonale Mare-Monti è chiusa. Lo ha stabilito il Comune di Bonassola con una specifica ordinanza, dopo aver ritenuto "utile e necessario garantire un ulteriore elevato livello di distanziamento sociale al fine di contenere il diffondersi dell’epidemia nel territorio comunale". La decisione non è piaciuta a tutti, ma è stata assunta nel nome della prevenzione e della tutela della salute, dopo l’ultima stretta del Governo sugli spostamenti delle persone. A confermarlo è il sindaco, Giorgio Bernardin: "Nessuno può spostarsi da un comune all’altro, se non per comprovate esigenze o ragioni di necessità. È un sacrificio, ma non dobbiamo trovare escamotage per non restare". Il sindaco di Bonassola, dopo aver ricordato che nel borgo non ci sono ancora stati casi di contagi da Coronavirus, esterna un suo desiderio: preservare quel dato positivo. Come? Chiedendo alla gente di non uscire dal paese. "Abbiamo un medico e una farmacista – va avanti Bernardin –, la banca, le poste e un forno sempre aperto. Ci sono persone che lavorano, offrendo un servizio alla comunità. Il supermercato è piccolo, ma ben fornito. Si trovano pasta, verdura, scatolame, frutta e bevande. Non manca nulla". Tra i residenti che storcono il naso davanti ai ‘sigilli’ della ciclopedonale, la via che collega Bonassola a Levanto, c’è chi ricorda come tante persone utilizzassero proprio quella strada per andare al lavoro. Ma Bernardin chiarisce subito: "Ho fatto una verifica per capire chi usa la galleria per questa ragione. Chi ne ha bisogno può venire in Comune: insieme troveremo una soluzione". E le ambulanze? Avranno difficoltà a passare come temono alcuni abitanti di Bonassola? "Appena chiuso il collegamento – conclude il primo cittadino – abbiamo chiamato la nostra croce azzurra nonché la croce verde e quella rossa di Levanto per metterci d’accordo. Se dovranno passare staccheranno i sigilli, senza ripristinarli. Non perderanno tempo". L’interesse per la salute dei cittadini ha spinto l’amministrazione a instaurare anche un’importante collaborazione fra medico, farmacista e croce azzurra garantendo, ai pazienti che non possono recarsi a Levanto, di reperire quei particolari medicinali in teoria acquistabili solo dopo essere passati in ospedale. Giulia Tonelli