
L’area ex Ip. Buona parte delle zone è ancora da bonificare (. foto di repertorio
Via libera dal Comune della Spezia all’assegnazione dell’appalto per la bonifica di 15mila metri quadrati dell’area ex Ip. Ad aggiudicarsi i lavori è stato il raggruppamento temporaneo di imprese guidato da Hexa Green. L’area interessata è quella del subdistretto 4B, nella quale sorgeranno aree verdi e un parco pubblico a disposizione dei cittadini. Dieci le imprese partecipanti, con il Comune della Spezia che ha aggiudicato le opere per 4,384 milioni di euro oltre iva. "Un altro passo avanti fondamentale per il progetto di riqualificazione dell’area, un grande risultato frutto del lavoro di squadra tra amministrazione comunale, Regione Liguria e i tecnici coinvolti, che con determinazione sono riusciti a sbloccare una situazione rimasta ferma per molti anni. Oggi stiamo creando le prospettive affinché quest’area in futuro veda la luce, con nuove prospettive di sviluppo. Dopo anni di attesa daremo una risposta che gli spezzini attendono da anni" afferma il sindaco Pierluigi Peracchini. I lavori saranno finanziati con risorse del Pnrr nell’ambito delle attività di bonifica dei siti orfani, veicolati dalla Regione Liguria. "L’aggiudicazione rappresenta un ulteriore passo verso la riqualificazione dell’area, che costituirà una svolta storica. Un risultato che non sarebbe stato possibile senza l’intervento della Regione, che ha ottenuto dal ministero dell’Ambiente il via libera allo sblocco delle risorse del Pnrr. L’individuazione del sito è infatti frutto del lavoro svolto dai nostri uffici per pianificare gli interventi di bonifica più urgenti su tutto il territorio regionale – dice l’assessore regionale all’Ambiente, Giacomo Giampedrone –. Entro il 2026 l’area tornerà finalmente nella piena disponibilità dell’amministrazione comunale e dei cittadini, aprendo così le porte anche a nuove ipotesi di sviluppo". Sulla base di quanto deciso dal Tar ligure, il Comune al termine dei lavori non potrà rivalersi sulla liquidazione giudiziale della Helios immobiliare, ma dovrà bussare alle porte di Eni, "successore universale del soggetto che ha contaminato il sito".
mat.mar.