REDAZIONE LA SPEZIA

Boscaiolo disperso. Ricerche senza sosta: “Unità cinofile al lavoro”

Ancora nessuna traccia di Walter Toracca, 65enne di Arlia, scomparso da giorni. Battuta a fondo anche la zona del torrente Taverone. Oggi altre perlustrazioni

Ricerche del boscaiolo disperso con unità cinofile (Foto di Massimo Pasquali)

Ricerche del boscaiolo disperso con unità cinofile (Foto di Massimo Pasquali)

Licciana Nardi, 10 ottobre 2024 – Non c’è traccia di Walter Toracca il 65enne boscaiolo di Arlia scomparso domenica scorsa nei boschi del territorio di Licciana Nardi, dove si era recato alla ricerca di funghi. L’ultima telefonata l’ha fatta alle 20 di domenica per chiedere aiuto perché era caduto e si era ferito. Aveva fatto in tempo a indicare che la sua auto era parcheggiata al km 87 della Ss 665 del Lagastrello, poi la comunicazione si era interrotta perché forse il cellulare aveva esaurito la batteria.

Erano entrati in azione 118, Vigili del fuoco, Carabinieri, Protezione civile, cacciatori locali e volontari che hanno battuto la zona sino alle 2, sotto la pioggia battente. Ma nonostante tutti i tentativi non è stato possibile individuare la zona in cui si era disperso il 65enne anche perché non c’era campo e in questo caso è possibile stabilire solo con una certa approssimazione la posizione del telefono che emette il segnale agganciando l’ultima cella. Sono trascorsi quattro giorni di aspettative e sono stati numerosi i soccorritori impegnati nelle ricerche durante l’esigua tregua del maltempo.

Dapprima seguendo il sentiero che si staccava dalla statale vicino al punto in cui era stata parcheggiata l’auto e poi proseguendo verso Taponecco. Ogni giorno c’era stata la speranza di riuscire a individuare il fungaiolo che probabilmente è precipitato in qualche anfratto tortuoso riportando ferite che gli hanno impedito di spostarsi. L’uomo viene descritto come un esperto della montagna abituato a percorrere il bosco e a riconoscerne i rischi. Era in buona salute e con una preparazione fisica adatta alle camminate sull’Appennino. Alcuni famigliari, due sorelle e un nipote, ieri erano in ansiosa attesa al campo base.

Non hanno voluto commentare questa odissea in cui angoscia e trepidazione si sovrappongono a bagliori di fiducia. Speravano di avere buone notizie dalla battuta dei vigili del fuoco che hanno deciso di percorrere a rovescio il tracciato che si pensa possa aver seguito nella boscaglia il disperso. Invece nulla. Anche alla quarta giornata nessun indizio del fungaiolo. Anche se tanti soccorritori si augurano un miracolo purtroppo col passare del tempo, le speranze di trovare il boscaiolo vivo stanno diminuendo. In fondo alla boscaglia scorre il Torrente Taverone e la zona è stata battuta diverse volte, ma senza risultato. Ieri è entrato in azione, nonostante la solita pioggia, anche un nucleo cinofilo di Reggio Emilia. I cani hanno cercato indizi, ma senza fortuna. Non è stato possibile nemmeno ieri, sempre per le cattive condizioni meteo, far levare l’elicottero che avrebbe potuto perlustrare dall’alto zone aperte e canali, con i tecnici a bordo attrezzati con la termocamera. Scatta la corsa contro il tempo, oggi si spenderanno le ultime energie per scandagliare senza sosta la montagna.