Erano soci in affari ma non certamente amici considerando come sono andate a finire le cose. Uno dei protagonisti della vicenda è finito all’ospedale riportando danni permanenti mentre l’altro è stato rinviato a giudizio e dovrà comparire il 7 febbraio in Tribunale a Spezia davanti al giudice Selene Ruberto. La brutta storia ha avuto come protagonisti due spezzini, uno dei quali militare di professione, per un certo periodo soci nella gestione di un noto centro sportivo alla periferia cittadina. A causa, parrebbe, di problemi finanziari legati proprio alla gestione dell’attività una mattina di novembre di un anno fa tra i due è scoppiata una violenta discussione che si è poi trasformata in una vera e propria aggressione. Ha avuto la peggio un uomo di 56 anni difeso dall’avvocato del foro spezzino Davide Bonanni che nellla stessa giornata si era presentato al pronto soccorso dell’ospedale della Spezia in condizioni critiche. Gli erano state riscontrate gravi lesioni, fratture costali multiple e pneumotorace. Una costola fratturata infatti gli aveva poi perforato il polmone destro con conseguente emorragia che ha necessitato dell’immediato drenaggio da parte dei medici e il successivo lungo periodo di ricovero in ospedale. La prognosi iniziale di trenta giorni è poi aumentata proprio per i postumi dell’aggressione. La parte offesa aveva quindi raccontato ai carabinieri del nucleo radiomobile del comando provinciale spezzino la dinamica dei fatti, non essendo presente nessun testimone al momento della lite. Infatti i due ex soci si erano dati appuntamento al circolo la mattina per fare luce sulla situazione patrimoniale divergente del centro sportivo. Ma la questione non si è limitata alle parole, seppur molto accese, ma è degenerata tanto che il militare si sarebbe scagliato contro l’interlocutore con estrema violenza colpendolo e sbattendolo più volte contro il muro tanto da provocargli diverse contusioni ma soprattutto la frattura della costola che successivamente ha perforato il polmone provocandogli danni permanenti. Dopo averlo aggredito si è poi allontanato senza prestargli soccorso e neppure rendersi conto delle conseguenze del suo gesto tanto che il ferito si è presentato da solo alle cure del pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea. Per questo il gip Tiziana Lottini lo ha rinviato a giudizio fissando l’udienza il prossimo 7 febbraio.
Massimo Merluzzi