Braccio di ferro sull’Imu La contesa in Cassazione

Braccio di ferro sull’Imu  La contesa in Cassazione

Braccio di ferro sull’Imu La contesa in Cassazione

È destinato a varcare le porte della Cassazione il braccio di ferro che dura ormai da più di cinque anni tra il Comune di Brugnato e una società immobiliare. Cuore di una contesa che ha già attraversato due gradi di giudizio, la mancata restituzione da parte del municipio valligiano di circa 37mila euro che la società, proprietaria di numerosi terreni nelle adiacenze dell’outlet, ritiene di aver versato in eccedenza rispetto a quanto effettivamente dovuto nell’ambito del pagamento dell’Imu. Un’eccedenza che si sarebbe accumulata dal 2012 al 2016 a seguito di presunti errori nella determinazione della tariffa, e per il quale la società immobiliare, a seguito del diniego opposto dal Comune alla restituzione delle somme, non ha esitato a rivolgersi alla giustizia tributaria per veder accolte le proprie ragioni. Il ricorso alla commissione tributaria provinciale, datato 2019, si concluse con un respingimento da parte dei giudici; la società brugnatese tuttavia impugnò la sentenza, con la contesa che si spostò alla corte di giustizia tributaria di secondo grado di Genova. L’esito, tuttavia, fu analogo a quello spezzino, con i giudici che nella sentenza depositata nell’ottobre dello scorso anno giudicarono la richiesta della società "inammissibile". Risale a poche settimane fa, invece, la decisione della società immobiliare di depositato un altro ricorso, questa volta in Cassazione, nel tentativo di veder annullato quanto deciso finora. Nei giorni scorsi, la giunta guidata da Corrado Fabiani ha deciso di costituirsi in giudizio per affermare le proprie ragioni, affidando la tutela legale dell’ente all’avvocato Pietro Piciocchi.