Brugnato, 12 agosto 2024 – Nessuna restituzione dei terreni donati, ma l’obbligo di presentare, da parte del Comune, un progetto esecutivo per la realizzazione – proprio su quelle aree – di un centro sportivo, così da esaudire il volere di chi aveva donato i beni. Si chiude sostanzialmente con un pareggio una contesa giudiziaria lunga un decennio sulla ’donazione Bertucci’: un vasto appezzamento di terreno che la moglie del compianto ingegner Maurizio Bertucci aveva donato nel maggio 2011 al Comune di Brugnato al fine di realizzarvi una serie di impianti sportivi, intitolati alla memoria del proprio coniuge.
I ritardi accumulati negli anni dall’amministrazione comunale nel dare corso al volere della donante, complice anche l’alluvione che nell’ottobre del 2011 aveva travolto anche il piccolo borgo della Val di Vara, avevano spinto la moglie di Bertucci a bussare al tribunale civile della Spezia, con l’obiettivo di far accertare l’inadempimento da parte del Comune di Brugnato all’obbligo espressamente indicato nella donazione, chiedendo in via principale la condanna dell’ente comunale alla realizzazione dei lavori e, in subordine, alla restituzione dei beni previa risoluzione della donazione modale.
Il Comune, costituitosi in giudizio, fin dalle prime udienze ha sostenuto di avere intenzione di adempiere e di avere a tal fine "provveduto ad adottare negli anni le relative delibere, manifestando anche da ultimo la volontà di realizzare l’impianto sportivo". Nella sentenza, il giudice Adriana Gherardi, dopo aver evidenziato che "a oggi non risulta depositato agli atti alcun concreto ed attuale progetto volto alla realizzazione dell’impianto sportivo", e ribadendo come non fosse accoglibile la domanda di risoluzione della donazione presentata dalla coniuge, in quanto sugli atti "non è stata apposta alcuna clausola risolutiva", ha dichiarato la sussistenza dell’obbligo del Comune di Brugnato a realizzare il centro sportivo, fissando per il 2 maggio 2025 il termine per il deposito di un progetto esecutivo per la realizzazione dell’impianto. La sentenza nei giorni scorsi è stata anche oggetto di dibattito nel consiglio comunale, chiamato a deliberare sul debito fuori bilancio derivante dalla condanna del Comune al pagamento delle spese legali a favore della coniuge dell’ingegner Bertucci.