REDAZIONE LA SPEZIA

Bruno Visintin, classe e potenza. Infiammò il cinema Monteverdi ottenendo il suo primo grande titolo

Restano nella memoria degli appassionati i suoi combattutissimi match contro il grande avversario Duillio Loi . Venne chiamato a dirigere la nazionale dell’Australia ma rinunciò all’incarico per amore della città.

Bruno Visintin, classe e potenza. Infiammò il cinema Monteverdi ottenendo il suo primo grande titolo

Uno dei ko dello spezzino Bruno Visintin, campione nazionale della categoria welter. e europeo dei superwelter

Il desiderio della figlia è quello di raccogliere in un museo, tra le tante immagini degli sportivi spezzini, anche i ricordi di Bruno Visintin. Un grandissimo interprete della boxe. Giorgia qualche anno fa aveva già chiesto al Comune che anche Spezia, la città di Bruno, intitolasse qualcosa al padre come hanno fatto a Ceparana quando la sua ex società Virtus si era trasferita per gli allenamenti in una struttura attrezzata. La pratica non è mai partita ma a distanza di dici anni dalla scomparsa di papà Giorgia tornerà alla carica. "Papà amava Spezia e la sua gente – spiega Giorgia – e diceva sempre che sarebbe stato un grande onore ricevere un riconoscimento. La boxe è un qualcosa di famigliare visto che si sta avviando alla disciplina anche mio figlio Nicholas di 15 anni, che per altro assomiglia tantissimo al nonno". Bruno Visintin è nato a Spezia il 23 novembre 1932 e si è spento l’11 gennaio 2015. Visintin è stato un interprete di spessore internazionale del pugilato. Nella sua bellissima carriera ha vinto la medaglia di bronzo nei pesi superleggeri ai giochi olimpici di Helsinki nel 1952. Da professionista è stato campione italiano dei pesi leggeri, welter e superwelter tra il 1963 e il 1966. Il suo nome è rimasto negli annali della storia del pugilato per aver combattuto due incontri con un’altra leggenda italiana del ring Duilio Loi nel 1954 e 1960. ll 29 dicembre 1955 la città lo ha abbracciato e sostenuto in una notte da ricordare che ha di fatto aperto la carriera da professionista.

Al teatro Monteverdi gremito con migliaia di spettatori in delirio Bruno Visintin sulle 12 riprese affrontò il folignate Franco Antonini in un incontro valevole per il titolo italiano lasciato vacante da Duilio Loi. Per Visintin era il secondo tentativo, nel primo aveva dovuto cedere di misura proprio contro Loi. Visintin vinse il tricolore e quello fu il primo titolo conquistato di una lunga carriera che lo vide anche campione nazionale dei welter e campione europeo dei superwelter. Nel 1964 divenne campione d’Europa dei superwelter, corona che difese ben sei volte fino al 1966, nel suo ultimo incontro, in cui fu battuto a Copenhagen dal danese Hogberg. Fu proprio questo l’unico incontro perso prima del limite. Bruno Visintin nella sua lunga e titolata carriera ha disputato 90 incontri (78 vinti, 9 persi, 2 pareggiati, 1 no contest). Da dilettante ha indossato per ventun volte la maglia azzurra. Elegante, tecnico e dotato di colpi di gran classe è stato considerato uno dei più forti pugili della storia italiana. Una volta sceso dal ring ha proseguito nell’attività di istruttore e venne anche contattato per dirigere la nazionale dell’Australia. Ma il richiamo di Spezia ha vinto e l’offerta venne rispedita al mittente.

Massimo Merluzzi