lA SPEZIA
Una luminosa giornata di sole ha baciato ieri mattina l’ingresso della casa circondariale della Spezia, dove, una cinquantina di persone, tra i quali molti professionisti del diritto (avvocati e magistrati) si sono riuniti per partecipare alla seconda edizione di "Giudizi gourmet – rieduchiamo i palati", competizione culinaria organizzata dal consiglio direttivo della Camera Penale della Spezia in collaborazione con il carcere. A sfidarsi due brigate, ognuna composta da un team di 3 detenuti stabilmente addetti alle attività di cucina all’interno della struttura. A guidarli due rinomati chef del territorio: Silvia Cardelli, del ristorante spezzino ’Osteria della Corte’ per la squadra blu ed Emiliano Borghesi, chef del ristorante lericino ’Le bontà nascoste’ per la squadra rossa, che quest’anno si è aggiudicata la vittoria. Dopo i saluti dell’avvocato Fabio Sommovigo, presidente della Camera Penale spezzina e dell’assessore Manuela Gagliardi (che, nell’occasione, ha annunciato come il Comune della Spezia abbia iniziato l’iter di approvazione della figura di un Garante dei diritti delle persone private della libertà personale), al centro dell’attenzione sono stati i gustosi piatti preparati dalle due squadre, colorati, profumati, ma soprattutto buonissimi.
La brigata blu ha deliziato il palato dei giudici con una crema Parmantier con gamberi scottati e crumble di pane, un assaggio di polpo con crema di patate, accompagnato da un’acqua al limone e decotto di ortica, per pulire la bocca e preparare alla successiva pietanza, una scamorza e salsa verde ligure, accompagnata da un’acqua aromatizzata all’oliva nera e per finire, una crema chantilly all’italiana con amaretti e cioccolato. Non è mancato anche un pensiero per gli ospiti: un biscottino profumato con le spezie del Natale.
La squadra rossa ha ribattuto con involtini di rana con bietola, pomodoro pachino alla vaniglia e scaglia di parmigiano, gnocchi allo zafferano, muscoli, vongole e fonduta al pecorino, il tutto decorato con colorati fiori edibili. Nota dolce finale una cheesecake al caramello salato. L’emozione era palpabile sul viso dei partecipanti alla competizione che non solo hanno realizzato, ma anche spiegato ai numerosi giurati ogni piatto proposto. "Questa – spiega Licia Vanni, capo area trattamento della Casa Circondariale spezzina – è una manifestazione importante. I detenuti hanno la possibilità di confrontarsi in attività di eccellenza, guidati da due chef rinomati. Si tratta di ragazzi che già svolgono attività di cucina all’interno del carcere e sono abituati a farlo per grandi numeri di persone. Quasi tutti hanno fatto, nel corso del tempo, corsi per aiuto cuoco e tutti sono in possesso di Hccp. Il menù lo decidono i ragazzi assieme agli chef ed è segreto fino all’ultimo. Quest’anno hanno partecipato alla giuria anche alcuni detenuti".
Maria Cristina Sabatini