MATTEO MARCELLO
Cronaca

Caffè del Tribunale. Un altro arresto. Il Comune revoca la concessione

Ieri la direttissima per il gestore del bar: è stato rimesso in libertà. La Finanza blocca un 37enne e sequestra mezzo chilo di cocaina.

Il bar situato al piano terra del palazzo di giustizia della Spezia. Ieri la struttura era chiusa

Il bar situato al piano terra del palazzo di giustizia della Spezia. Ieri la struttura era chiusa

Si allargano le indagini della Guardia di finanza sullo spaccio di cocaina che martedì mattina avevano portato all’arresto di Giovanni Cellini 40enne gestore del Caffè del Tribunale, il bar situato all’interno del palazzo di giustizia, sorpreso a spacciare una dose di tre grammi di cocaina e poi trovato in possesso di altri 47 grammi della medesima sostanza nella tasca di una giacca ritrovata nel seminterrato. Nella serata di martedì, è finito in carcere Armando Morinaj, 37enne dipendente di una ditta edile spezzina, individuato quale possibile fornitore dello stupefacente rinvenuto nei locali del bar. I finanzieri del Nucleo di polizia economica finanziaria guidati dal maggiore Andrea De Gennaro sono andati a botta sicura, trovando nell’abitazione e in un garage nelle disponibilità del 37enne circa 550 grammi di cocaina, confezionata in panetti da 100 e da 50 grammi, oltre a 120 grammi circa di hashish. Morinaj, difeso dall’avvocato Pasquale Iodice, è stato condotto in carcere in attesa dell’interrogatorio di garanzia previsto per questa mattina. Ieri, invece, si è tenuta la direttissima nei confronti di Cellini, difeso dagli avvocati Daniele Caprara e Davide Garbini. Il giudice Luisa Carta (pm Alessandro Casseri) dopo un’ora di camera di consiglio ha convalidato l’arresto e ha disposto per l’uomo, rimesso in libertà, l’obbligo di presentazione agli uffici della Finanza per tre giorni alla settimana; la procura aveva invece richiesto gli arresti domiciliari. Il processo proseguirà il prossimo 25 marzo con il giuramento del perito scelto dal giudice per l’analisi dello stupefacente: si tratta di un professionista del laboratorio di analisi dell’Agenzia delle Dogane di Genova.

Tutto questo quando il Comune, proprietario dei locali dati in concessione tramite gara, ieri mattina ha deciso di avviare le pratiche per la revoca del contratto. "Il Comune ha già provveduto a inviare la comunicazione di revoca della concessione alla società che si era aggiudicata il bando di gara, come previsto nel contratto stesso, per violazione delle norme di legge e dell’ordine pubblico – afferma l’assessore al Patrimonio, Manuela Gagliardi –. Gli uffici avvieranno anche la procedura di evidenza pubblica per la nuova concessione, trattandosi di una attività importante all’interno del Palazzo di Giustizia che svolge una funzione in favore dei cittadini che hanno necessità di acquistare le marche da bollo. Cercheremo di procedere velocemente, nel rispetto dei tempi richiesti dalla legge per le concessioni pubbliche".

Matteo Marcello