MATTEO MARCELLO
Cronaca

Stop al pallone in piazza, dopo le proteste arriva l’ordinanza. E il borgo mette al bando il calcio

Varese Ligure, il sindaco non sente ragioni: "Rischi per le persone e per il patrimonio pubblico"

Varese Ligure

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Varese Ligure (La Spezia), 8 agosto 2024 – “Il calcio è un gioco popolare e nasce dalla strada" recita il decalogo dell’Uefa sul calcio giovanile, quasi a sottolineare il legame imprescindibile tra pallone e piazze, tra pile di giacche usate come pali e ragazzini che sognano una carriera da calciatore.

Eppure, a Varese Ligure, da qualche giorno le piazze sono ’chiuse’ al gioco più popolare. "Vietato il gioco del calcio in tutte le sue forme in aree non i donee" recita l’ordinanza del sindaco Mauro Rattone, che vieta anche "bivaccare e o porre in essere tutti i giochi o sport collettivi o individuali che, mediante lancio di oggetti, possono arrecare molestie o mettere in pericolo l’incolumità delle persone nonchè danneggiare monumenti, edifici e beni pubblici". L’unica ’apertura’, riguarda i bambini piccoli che, sotto la stretta sorveglianza dei genitori e utilizzando un pallone di gomma leggera, potranno continuare a giocare.

A sollecitare il Comune a intervenire, le segnalazioni arrivate dai cittadini, poco inclini a veder trasformate piazza Fieschi, piazza Castello e via Portici in estemporanei campi da calcio da parte dei giovani adolescenti del posto, al giorno così come alla sera. Il dispositivo comunale dà inoltre conto din un incidente, avvenuto qualche sera fa, in cui la palla calciata con forza da un ragazzo aveva centrato in pieno un’anziana che si trovava seduta in una delle panchine della piazza.

Nulla di grave, ma comunque la spia di una situazione che per il Comune dell’alta Val di Vara andava fermata prima che potesse trascendere in episodi di gravità maggiore. "Non volevamo passare attraverso l’ordinanza, ma è l’unico strumento che ci consente di dare un ’suggerimento’ ai nostri ragazzi – dice il sindaco di Varese Ligure, Mauro Rattone. "Si è verificato un piccolo incidente, con una signora colpita da una forte pallonata. Nulla di grave, ma bisognava intervenire per evitare che la situazione peggiorasse. Non è solo una questione di tutela delle persone, ma anche del patrimonio, perchè in quelle piazze ci sono beni storici e comunali. Ci sono tantissime aree – dice il primo cittadino – dove si può giocare a calcio: l’area sportiva, la campagna. Piazza del Castello non è un luogo idoneo".

L’ordinanza comunale prevede anche multe per chi continua a scambiare le piazze del borgo rotondo per un campo da calcio: una sanzione da 25 a 500 euro, con la possibilità di pagamento in forma ridotta pari a 50 euro. Non solo: le forze dell’ordine in caso di intervento potranno anche disporre il sequestro amministrativo del pallone.