Era accusato di aver presentato una falsa denuncia di smarrimento di un assegno di 20mila euro, tratto su un conto a lui intestato in una banca cittadina, che in realtà avrebbe consegnato come garanzia a un imprenditore residente a Roma, per un affare concluso con lui. Per il commercialista spezzino Lorenzo Brunetto era scattata la richiesta di rinvio a giudizio, ma in sede di udienza preliminare è stato assolto dall’accusa di calunnia, per non aver commesso il fatto. Il giudice per l’udienza preliminare Mario De Bellis ha accolto la tesi dell’avvocato difensore di fiducia Davide Bonanni, il quale ha fatto presente che non c’era alcuna denuncia di smarrimento dell’assegno. La vicenda risale alla fine del 2016 e l’accusa sosteneva che Brunetto avrebbe sporto denuncia contro l’imprenditore romano accusandolo di essersi illecitamente impossessato dell’assegno da 20mila euro, pur sapendolo innocente. Ma non essendosi alcuna denuncia presentata dal commercialista, è stato assolto.
CronacaCalunnia, assolto noto commercialista