Li hanno visti grazie alle telecamere di sorveglianza mentre passeggiavano come tre tranquilli turisti in vacanza. Peccato che il terzetto si trovasse non in una suggestiva località della zona, ma sui binari della tratta ferroviaria tra Arcola e Vezzano. La loro presenza ha ovviamente attivato le procedure per evitare una tragedia. I treni sono stati fatti rallentare e fermare. E addirittura un merci è stato costretto ad attivare il sistema frenante di emergenza per non arrivare a ridosso dei ragazzi. Una pazzia che, per il momento, è stata giustificata da uno dei componenti del gruppo dalla curiosità di pubblicare tutto sui social e vedere la reazione degli "amici". A raccontare la dinamica ai carabinieri però è stato soltanto uno dei tre, un marocchino di 20 anni residente in Spagna, mentre i compagni sono scappati e lo hanno lasciato solo a rispondere della ’bravata’ che gli è costata la denuncia per interruzione di pubblico servizio.
L’allarme è scattato l’altro pomeriggio intorno alle 19.30 quando le immagini diramate dal sistema di videosorveglianza posizionato tra le stazioni di Arcola e Vezzano Ligure hanno inquadrato tre giovani camminare lungo i binari. Dalla stazione è scattato l’allarme diretto ai coinvogli in transito intimando di rallentare la marcia. Un Intercity è stato fatto fermare prima di entrare nella galleria proprio per evitare il possibile dramma, mentre un treno merci già più vicino al punto dove i tre erano stati individuati è stato costretto a una brusca frenata. Nel frattempo la polizia ferroviaria ha contattato i carabinieri e una pattuglia del nucleo radiomobile della Compagnia di Sarzana si è messa sulle tracce dei tre. Alla vista dei militari che si stavano dirigendo a piedi sulla scarpata nella loro direzione è iniziato il fuggi fuggi, al termine dei quali un ventenne è stato rinvenuto nascosto dietro un cespuglio mentre i compagni’ di avventura sono riusciti a far perdere le loro tracce, anche se non dovrebbe essere difficile risalire alla loro identità. A dir poco allucinante la versione fornita dal ragazzo che ai carabinieri ha spiegato come la passeggiata lungo i binari avesse come unico obiettivo quello di realizzare dei video per poi pubblicarli sui social. Per riuscire a mettere in sicurezza la tratta e far ripartire il traffico ferroviario c’è voluto del tempo, quindi i treni hanno accumulato notevole ritardo. La versione fornita dal ventenne non ha convinto i militari che intanto sono alla ricerca degli altri due elementi del gruppo. Nel frattempo, per lui è scattata la denuncia.
Massimo Merluzzi