REDAZIONE LA SPEZIA

Il camper ambulatorio riparte per i bisognosi

Il mezzo della Pubblica Assistenza riapre per le visite dopo la pandemia "Cerchiamo di dare risposte concrete alle persone che sono in difficoltà"

L’ambulatorio mobile della Pubblica Assistenza nell’oratorio di via Roma

La Spezia, 23 luglio 2021 - Il camper della Pubblica assistenza della Spezia torna in strada per assistere i bisognosi. Dopo la pausa dovuta alla pandemia, durante la quale il mezzo è stato “dirottato“ su altri servizi, l’ambulatorio mobile è stato posizionato all’interno dell’oratorio Don Bosco di Via Roma, alla Spezia, dove rimarrà a disposizione dei cittadini tutti i lunedì. Nella prima mattinata operativa sono state cinque le persone che si sono fatte visitare all’interno del mezzo (una delle quali è stata poi portata al pronto soccorso), messo su strada grazie all’impegno della Pubblica assistenza insieme al Tavolo delle povertà e alcune associazioni del territorio. Il mezzo ha svolto un ruolo fondamentale in campo sanitario soprattuto con l’avvento del Covid 19. Di fatto, con l’arrivo della pandemia non ha eseguito più le visite mediche ma si è prestato anche per i servizi legati ai tamponi sia al Palasport che in Piazza Brin, solo per citare due esempi. «La Pubblica assistenza c’è assieme al Tavolo delle povertà e Buon mercato - spiega Maurizio Antonini, responsabile dei servizi alla persona della Pubblica assistenza - per dare questo servizio, partito prima della pandemia, che ha funzionato molto bene e dato risposte concrete a chi è in difficoltà. Oggi siamo tornati su strada e la Pubblica assistenza ci sarà sempre e comunque, nonostante tutto e tutti". Il Tavolo delle povertà ha sempre garantito i servizi sanitari per chi ha maggiori difficoltà sia al Montagna che con le unità di strada. In questo mare di solidarietà sia i medici che gli infermieri hanno dato disponibilità nel momento in cui i volontari intercettavano situazioni di fragilità. "Il ritorno del camper dà una maggiore sicurezza anche ai volontari - spiega Eloisa Guerrizio, portavoce del Tavolo delle povertà - perché così sanno dove indirizzare le persone fragili potendo fornire loro orari e luoghi per evenutali necessità. In questo momento siamo in attesa anche di poter aumentare le uscite settimanali con le postazioni fisse e una itinerante". Con i dati alla mano, risalenti al 2019 e primi mesi del 2020, il camper ha avuto 120 pazienti. "Nell’anno della pandemia - dice Francesco Tani, medico volontario che segue gli accessi - il camper è stato usato per contrastare il Covid, come richiesto dall’Asl 5. Siamo stati tra i primi in Italia a permetterlo perché questo ambulatorio era già pronto e autorizzato. Ringraziamo anche i colleghi che sono stati sempre disponibili. La presenza del camper aumenta in maniera esponenziale gli accessi, perché è una postazione fisica, visibile più di un servizio diffuso sul territorio e diventa un elemento concreto che ‘parla’ alle persone".