
Campus, altri professori si defilano Il nodo compensi va in commissione
Sotterrate le asce di guerra che forse sarebbero volate alla prova del voto sul nodo dei compensi ai docenti, il 22 ottobre scorso opposizione e maggioranza del Consiglio comunale avevano scelto la strada del rinvio della discussione sul campus universitario spezzino in attesa nella nuova composizione del Cda di Promostudi (la fondazione interenti che presiede alla gestione del Campus). Obiettivo comune: spingere sulla via dell’auspicato rilancio e, ancor prima, assumere dati sullo stato dell’arte dei progetti logistici espansivi e sulla portata degli effetti del taglio di compensi orari ai docenti, da 100 a 55 euro, deciso dall’Università di Genova.
Oggi scocca l’ora ’x’ per sapere. Alle 17 sono in programma, davanti alla quarta commissione presieduta da Oscar Teja che ne dà notizia, le audizioni del presidente di Promostudi Ugo Salerno, del vice Simone Lazzini e del componente del comitato esecutivo Sauro Gazzoli. Sono tutti freschi di rinnovo al vertice (avvenuto a dicembre). Nell’occasione saranno resi noti i dati sul trend delle iscrizioni ai vari corsi (vani i tentativi fatti da La Nazione per assumerli in parallelo ai servizi realizzati nei giorni scorsi sui progetti per le residenze studentesche e la fruizione della mensa militare della caserma Duca degli Abruzzi). Il consigliere Roberto Centi – continuando a marcare stretto il tema-Università, oggetto anche di un’interpellanza in Regione con risposta dell’assessore Simona Ferro dallo stesso ritenuta insoddisfacente – si è premurato di fare ricerche nella prospettiva di presentare domande ficcanti agli interlocutori. Nel frattempo fa trapelare un dato sommario acquisito. "Altri docenti a contratto si sono defilati dall’insegnamento dopo il taglio dei compensi. E’ accaduto in tutti i corsi nautici. Si parla di 6-8 rinunce. Occorre capire i contraccolpi sull’offerta formativa e come ad essi sia stato posto rimedio attraverso le necessarie sostituzioni a garanzia dei corsi". Centi ha lunghi trascorsi da insegnante ed è convinto di una circostanza: "La qualità l’offerta formativa è direttamente proporzionale alla passione messa dai docenti nel trasmettere saperi. Il dimezzamento del compenso orario a lezione rischia di smorzare quello che nel corso di tanti anni è stato uno dei valori del polo Marconi: la motivazione dei profe, l’orgoglio di essere la spina dorsale di un’esperienza formativa unica a livello non solo nazionale, con rischi di ... emulazione e ricadute negative".
Cioè?
"C’è il Politecnico di Milano che ha approntato il corso ’Trasportation Design’. Poichè alcuni docenti del campus provengono da Milano c’è da domandarsi se alla distanza faranno prevalere la passione alla convenienza. Auspico un potenziamento del ruolo del territorio nella cabina di regia, anche in termini di contribuzioni dei cantieri navali, primi beneficiari dei cervelli formati al campus. Spero che il tempo passato dal momento in cui era stato auspicato il confronto sia servito a sciogliere il nodo dei compensi; essi vanno valutati nell’insieme del tempo che occupa i professori a monte e a valle delle lezioni in aula: trasferimenti, preparazione degli interventi, esami, assist alle tesi.
Il taglio, ricordiamo, era stato disposto dal rettore Federico Delfino sulla scia della nuova convenzione con Promostudi, in luogo delle erogazioni pregresse alle quali era titolata quest’ultima. Proprio la disponibilità dei docenti a non alzare l’asticella delle rivendicazioni aveva favorito il percorso teso alla concertazione degli atti tra opposizione e maggioranza. Oggi l’ora della verità, nell’auspicio comune: il rilancio del campus.
Corrado Ricci