Le dichiarazioni dell’assessore Stefano Torri in merito alla vicenda del parcheggio di piazza Vittorio Veneto, hanno rasserenato i residenti. Non altrettanto hanno ottenuto con le forze di minoranza. Torri ha ammesso che aver destinato dieci posti auto ai vigili sia stato un errore, e ha assicurato che tutto tornerà come prima nel giro di pochi giorni. Ma all’opposizione non basta. Per il Partito Democratico riconoscere uno sbaglio dimostra una apprezzabile onestà intellettuale ma rimane un problema. "L’atto con cui sono stati istituiti i dieci stalli riservati è un’ordinanza del comandante della polizia locale, pubblicata l’8 novembre ed efficace a partire dal giorno dopo. Ci chiediamo quale tipo di indirizzo politico la giunta possa o voglia esercitare su queste decisioni che con il favore delle tenebre incidono tanto sulla vita quotidiana di chi vive a Sarzana o la frequenta". Il partito ha sottolineato la bontà dell’ammissione dell’errore. "Ma ci preoccupa il quadro che questa confessione lascia emergere. Una sostanziale anarchia e una seria assenza di controllo sugli atti amministrativi". E chiede chiarezza. "Inviteremo l’assessore Torri – annunciano – a riferire in consiglio comunale di quanto accaduto e delle soluzioni alternative. Il caso di piazza Vittorio Veneto è un capitolo di una storia più ampia della gestione improvvisata e carente dei problemi di viabilità, sosta e traffico". Critiche anche dal M5S che punta il dito sulle modalità con cui la decisione è stata presa senza considerare le esigenze dei residenti e dei commercianti. Ricordando il ponte di Falcinello. "Quanti altri errori - domandano i 5 Stelle - saranno necessari prima che l’amministrazione comprenda l’importanza della trasparenza e del confronto con la cittadinanza?".
A. L.