"Caos sulla pelle dei lavoratori". La Cgil attacca Palazzo civico. Fit Cisl: "Qualcosa è andato storto"

Uiltrasporti più cauta: "Questa fase ha generato forte preoccupazione"

"Caos sulla pelle dei lavoratori". La Cgil attacca Palazzo civico. Fit Cisl: "Qualcosa è andato storto"

Situazione delicata per gli autisti e i dipendenti di Seal (. foto di repertorio

Ci sono i lavoratori di Seal che da mesi vivono nell’incertezza: erano una novantina poco più di un anno fa, oggi sono una sessantina dopo il passaggio di molti autisti ad altre aziende dell’autostrasporto e, attraverso concorso, proprio ad Atc. E poi, ci sono i lavoratori della partecipata del trasporto pubblico, che rischiano di subire a cascata i disagi di una situazione molto vicina al caos. Una vicenda, quella del subappalto, che i sindacati seguono ormai da tempo immemore. "Già in tempi non sospetti avevamo denunciato che la gara così come era stata costruita avrebbe comportato problemi. La situazione che si è venuta a creare con la mancata firma dell’appalto è gravissima, oltretutto ad una settimana dall’inizio delle scuole" affermano Luca Comiti, segretario generale della Cgil e Stefano Bettalli, segretario generale della Filt, che sottolineano come la questione non sia meramente aziendale, ma ache politica. Per i due "di fatto siamo vicini al collasso del trasporto pubblico locale e quindi il rischio reale è che venga meno il diritto alla mobilità pubblica per i cittadini, un fatto che bisogna assolutamente evitare. La mancata firma da parte di Trotta-Riccitelli è l’epilogo di una vicenda gestita con approssimazione dalla amministrazione comunale e dalla precedente dirigenza di Atc. Per la Cgil il Comune deve uscire dall’impasse ed indire subito una nuova gara con parametri stringenti per la qualità del servizio e la salvaguardia occupazionale; nel frattempo sia concessa una proroga del servizio a Seal per arginare l’emergenza. Chiediamo inoltre che la Prefettura faccia da garante a questo percorso".

Posizione netta anche quella di Fit Cisl, che sottolinea come il sindacato "non voglia entrare nel merito delle dinamiche politico elettorali della vicenda, ma è chiaro che qualcosa sia andato storto La parte debole di tutta questa vicenda ancora una volta sono i lavoratori attualmente in Seal e gli stessi di Atc, e il grosso rischio è tutto questo porti ad una ulteriore fuga verso altre occupazioni creando ulteriori buchi nella società partecipata e in quella che dovrà svolgere in futuro il servizio in appalto. Il nostro compito di sindacato è tutelare al massimo i lavoratori e in questo stato di incertezza è quello che abbiamo intenzione di fare". Sulla vicenda si esprime anche Uiltrasporti, che con il segretario Marco Fuletti auspica "che nella giornata di domani (oggi;ndr) si arrivi alla firma della accordo e si superi questa fase che ha generato forte preoccupazione tra i lavoratori di Seal e disagio ai cittadini. Il nostro obiettivo è migliorare in prospettiva le condizioni di lavoro e incrementare i salari dei lavoratori del settore autoferrotranviere". Una vicenda che è un problema aziendale e politico anche secondo Daniele Lodola, segretario Cobas, che nel sottolineare "il dispiacere per i lavoratori di Seal e di Atc, che ne subiranno le conseguenze", evidenzia che "l’interesse verso i lavoratopri è stato nullo. Hanno avuto mesi per evitare questa situazione, peraltro ripetutamente evidenziata dal nostro sindacato come grave, ma non hanno fatto nulla, tanto che si è reso necessario l’intervento del prefetto. Le nostre comunicazioni, le nostre segnalazioni, sono state sempre ignorate; neppure le nostre prese di posizione durante le riunioni sono sono state prese in considerazione. Non si tratta – aggiunge Lodola – di una vicenda scoppiata a dall’oggi al domani, ci sono stati tanti segnali, che molti non hanno voluto cogliere. Ed è anche un problema politico, perchè fino a pochi gioni fa la maggioranza in Comune negava la situazione rassicurando tutti".

Matteo Marcello