La Spezia, costruisce una casa abusiva nel bosco e ci vive: nei guai ultrasessantenne

La scoperta vicino a Pegazzano grazie agli escursionisti di un'associazione ambientalista. La polizia locale lo denuncia

Polizia locale

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La Spezia, 11 aprile 2022 – Si era costruito un vero e proprio appartamento completamente abusivo in mezzo al bosco, a pochi passi dal quartiere di Pegazzano. Lì viveva, ma grazie a degli escursionisti che hanno notato la costruzione, la polizia è venuta a capo della faccenda e denunciato un ultrasessantenne.

Percorrendo via Filzi nessuno si sarebbe mai accorto di cosa si celava dietro la fitta vegetazione a bordo strada e inoltrandosi nel bosco ma, durante le escursioni effettuate dalle persone iscritte a una nota una associazione ambientalista spezzina – che si prodiga per la protezione e conservazione dell'ambiente – è stata notata una situazione rurale piuttosto preoccupante: nel bel mezzo della vegetazione e lontano da tutte le abitazioni, è stata riscontrata un'area di degrado con accumuli di rifiuti e materiale vario abbandonato alla rinfusa in prossimità di varie tettoie di legno e cemento in pessimo stato di manutenzione , oltre alla presenza di due roulotte.

Un primo sopralluogo ha confermato agli agenti quanto prospettato nella segnalazione e ha ammesso di acquisire i primi dati per adottare gli accertamenti, sia per quanto riguarda la proprietà dei terreni su cui erano le tettoie e le roulotte , sia per risalire all'dei responsabili, non presenti durante questo primo intervento degli operatori.

Le indagini hanno consentito di accertare in primis il reato di invasione di terreni, che prevede la pena della reclusione da uno a tre anni e la multa fino a 1.032 euro, in quanto le opere, che sono risultate abusive, erano su una porzione di territorio di proprietà del Comune della Spezia . L'altra parte di terreno era intestata a persona deceduta ormai da trent'anni, ma si trova alla Spezia a risalire agli eredi, due fratelli ultrasessantenni residenti.

Ed è proprio i due fratelli che gli agenti hanno sorpreso nel sito, durante un ulteriore sopralluogo nei giorni seguenti.

La polizia locale è entrata quindi paesaggi nei manufatti per capire meglio lo stato dei luoghi e all'autorità giudiziaria nel dettaglio opere sulle realizzazioni abusivamente, in zona peraltro con vincolostico. Ma quanto riscontrato non era ancora tutto: gli agenti hanno trovato, in un angolo di un'opera in legno e cemento cheva da ricovero attrezzi, una porticina . Nonostante l'uomo, risultato poi autore delle opere abusive, riferisse che l'accesso conducesse ad un piccolo ripostiglio, la scena che si è mostrata agli agenti era ben diversa ed inaspettata: la porta costituiva infatti l'ingresso ad un vero e proprio ' appartamento' realizzato abusivamente in parte sottoterra ed in parte fuori terra, con tanto di soggiorno, angolo cottura, vano bagno con box doccia e camera da letto, arredati di tutto punto. Per ovviare alla mancanza di energia elettrica l'uomo si era addirittura di pannelli solari e di un generatore eolico a pale su sostegno metallico, il tutto ben mimetizzato nella fitta vegetazione.

Accertato dai fatti che quella era l'effettiva dimora dell'uomo, anche se anagraficamente risultasse in altro indirizzo cittadino dove in realtà non abitava più da anni , e raccolto tutti gli elementi necessari, la polizia locale ha formalizzato le gravi ipotesi di reato per aver realizzato fabbricato in assenza del permesso di costruire e di autorizzazione paesaggistica, oltreché per l'abbandono di rifiuti che aveva dato inizio agli accertamenti.

Di quanto accertato, il Comando della polizia locale ha immediatamente informato anche i competenti uffici comunali e il presidente della giunta provinciale per i poteri amministrativi di competenza.

Marco Magi