
Colpo di scena nel processo con rito abbreviato davanti al gip Mario De Bellis nei confronti di Alex Fodde, imputato della truffa milionaria inferta a numerosi risparmiatori, di cui 33 si sono costituiti parti civili. Per risarcire i suoi clienti, Fodde avrebbe dei conti nelle filiali londinesi di due banche. E’ quanto ha sostenuto ieri l’avvocato Barbara Coluccia del foro di Milano, fornendo i nomi dei due istituti di credito del Regno Unito e
dando l’input al pubblico ministero Claudia Merlino per effettuare le verifiche. Come noto, nella precedente udienza il pm aveva chiesto per Alex Fodde la condanna a otto anni di reclusione e 40mila euro di multa. Questo in seguito alle indagini condotte dalla guardia di finanza della Spezia, dalle quali sono emerse responsabilità dirette e inequivocabili di Fodde in relazione alla serie di bluff messi in atto tra Lugano, Montecarlo e La Spezia. Il rito abbreviato lo ha chiesto l’avvocato Larissa Gagliardini, difensore di fiducia di Fodde, per contenere i danni. Ma solo nel caso venissero risarcite, anche solo parzialmente, le vittime, Fodde potrebbe usufruire di uno sconto rispetto agli otto anni di reclusione chiesti dal pubblico ministero. Al momento, infatti, non ha risarcito nulla, ma se sui conti londinesi ci fossero effettivamente dei soldi, allora potrebbe farlo.
Se ne saprà di più nella prossima udienza, fissata per il 18 febbraio. All’appello mancano circa 2 dei 4 milioni di euro oggetto degli investimenti. Il pm spezzino ha attivato rogatorie anche in Svizzera a caccia del tesoro. Fodde, oltreché di truffa aggravata continuata, deve rispondere anche del reato specifico connesso all’esercizio abusivo dell’attività finanziaria; è poi imputato di autoriciclaggio per i soldi provento di truffa fatti transitare dai casinò di Campione d’Italia e Venezia con la causale "pagamento giocata". Le prove sono state raccolte in ordine all’utilizzo di 99.500 euro. Il sospetto è che tanti soldi siano stati ’bruciati’ nei casinò.
Massimo Benedetti