"Riguardo la transizione energetica la scelta del Governo contraddice etica e buon senso. Agevolare i cittadini a cogliere l’occasione dei bonus edilizi è stata la migliore ’scelta green’ che il Paese potesse compiere" dice Mazzola. Il settore edile è responsabile del 36% dei consumi energetici e del 39% delle emissioni in atmosfera di Co2. Secondo gli attestati di prestazione energetica di Enea al 31 dicembre 2022 gli edifici italiani in classi energetiche inferiori alla “D” sono il 76% e dovranno adeguare, entro il 2033, almeno a questa classe di prestazione energetica in base alla direttiva ‘Case Verdi’ Europea. "Tre immobili residenziali su 4 dovranno fare lavori di ristrutturazione nei prossimi 10 anni. È facile intendere quanto sia poco lungimirante la scelta del Governo" conclude il presidente Cna.
Cronaca"C’è un controsenso sulle case ’green’"