Tantissime società sportive attive sul territorio, ma senza spazi adeguati per tutti. La situazione degli impianti sportivi della città e della provincia non è sicuramente delle più rosee, con poca disponibilità di strutture in relazione all’altissimo numero di squadre presenti. Soprattutto nel mondo del calcio si evidenziano questi problemi, con un aumento delle iscrizioni e con una difficoltà sempre maggiore dei vari club nel riuscire a gestire tutte le difficoltà. Il Canaletto Sepor, una delle realtà storiche cittadine, con un bacino d’utenza di 350 tesserati e un solo un campo sportivo a disposizione l’Astorre Tanca, ha fatto non pochi sacrifici per poter organizzare un programma di allenamenti soddisfacente. A spiegare nel dettaglio la situazione è la presidente del sodalizio canarino Sabrina Benassi: "Partiamo dal presupposto che non è facile accontentare tutti e che se i bambini sono i primi ad adattarsi, con le famiglie il discorso è più complicato. Abbiamo cercato di concentrare al ’Tanca’ tutte le attività (che per una scuola calcio d’Elite sono tante), predisponendo sedute di allenamento con inizio dopo le 16.30, per dare modo ai nostri ragazzi di poter essere liberi dagli impegni scolastici. Utilizziamo sia il campo ad 11, suddividendolo per le varie annate e usiamo il campo a 5 per i nati negli anni 2018/2019. Trovare gli incastri giusti non è, però, mai facile". Dal lato strettamente sportivo, l’attenzione si sposta su quello organizzativo ed economico. "Abbiamo una convenzione con il Comune fino al 2029 e fino a quella data abbiamo noi la gestione dell’impianto, per il quale ci stiamo accollando un mutuo importante. Per questo è fondamentale il sostegno del nostro main sponsor Sepor e di tutte le altre sinergie che ci aiutano nel trovare le risorse necessarie per far funzionare tutto al meglio. In più dovremo pagare anche il mutuo relativo ai lavori di rifacimento del campo dell’Oratorio del Canaletto che sono a nostre spese. Dopo aver avuto l’autorizzazione della Curia entro breve tempo partiranno i lavori che coinvolgeranno il terreno di gioco e l’impianto di illuminazione. Tornare a poter disporre di quella struttura sarà per noi fondamentale" .
Da Spezia a Sarzana dove la situazione della Tarros Sarzanese non è poi così diversa, con il solo campo ’Berghini’ (di proprietà del Comune di Sarzana) a disposizione della società rossonera. A spiegare come stanno le cose è Marco Barotti, responsabile dei rapporti con il Comune per la società. "Le nostre attività si sviluppano tutte su un campo a 7 sintetico e un campo a 11 naturale più un sussidiario sempre in terra naturale. Abbiamo 250 tesserati che si allenano dalle 17 alle 21.30, orari compatibili con gli impegni scolastici. In più quest’anno abbiamo stretto un accordo con il Comune per le annate 2017/2018. Ci è stata messa a disposizione la Tensostruttura, un giorno alla settimana abbiamo a disposizione delle ore pomeridiane da destinare ai più piccoli. Una bella apertura che dimostra quanto possa essere produttivo il dialogo con l’amministrazione comunale, nella persona della sindaca Ponzanelli che è anche assessore allo Sport". Lo stadio ’Miro Luperi’ è invece momentaneamente chiuso per l’inagibilità delle tribune. "Un problema che è in via di risoluzione – dice Barotti – Entro fine anno ci sarà l’apertura delle tribuna eper un primo flusso di persone, poi verrà fatto un ulteriore step per accelerare i tempi, intervenendo anche con manutenzioni straordinarie. In generale l’auspicio è di riuscire a mettere prima o poi il sintetico su ogni campo a disposizione per migliorare la qualità degli allenamenti" ’Miro Luperi’ che, ricordiamo, è anche utilizzato dalla Fezzanese per le sue partite di Serie D: vista l’inagibilità, i ’verdi’ sono stati finora costretti a giocare a Seravezza.