L’attesa fumata bianca è arrivata nella tarda serata di martedì, al termine dell’ennesimo conclave romano e dopo che persino la premier Giorgia Meloni aveva ’alzato il telefono’ per convincerlo. Il sindaco di Genova, Marco Bucci, è il candidato del centrodestra alle prossime elezioni regionali, che si terranno il 27 e 28 ottobre. Una ’mossa del cavallo’ che ha spiazzato molti, dopo giorni di stallo alla messicana con i partiti arroccati su nomi di Rixi, Cavo e Piciocchi, e con la quale il centrodestra regionale di fatto si gioca tutto, andando a mettere sul tavolo verde della partita per la Regione anche le elezioni anticipate per il Comune capoluogo. Indipendente, erede designato di Toti già dai tempi in cui il dibattito politico era concentrato sulla possibilità di un terzo mandato dell’ex governatore, già qualche mese fa – subito dopo lo scoppio dell’inchiesta che ha terremotato la Regione – aveva rinunciato alla possibile candidatura, sia per la volontà di rispettare l’impegno preso con i genovesi fino al 2027, sia per le condizioni di salute che lo hanno temporaneamente allontanato dalla scena politica. Ora il colpo di scena, con Bucci che non ha perso tempo e, dopo aver ufficializzato il proprio impegno in una lunga lettera social (anticipata dalla nota firmata Meloni, Salvini, Tajani e Lupi), ieri pomeriggio ha incontrato proprio l’ex governatore: un’alleanza scontata che dovrebbe culminare nella fusione tra la lista civica di Bucci e Avanti Liguria, il contenitore a forti tinte ’arancioni’ che puntava a diventare casa dei moderati. La lista condivisa potrebbe ospitare figure più spiccatamente civiche e anche quei militanti di Italia Viva sostenitori di Bucci che, nel Genovese, hanno lasciato il partito dopo la decisione di Renzi di sostenere Orlando. L’ex premier dal canto suo proprio ieri sui social ha annunciato che non appoggerà il candidato del centrodestra.
Il sindaco di Genova, dopo aver precisato che non presenterà le dimissioni di sindaco, ha specificato che "se ci fosse stato un leader migliore di me, avrei detto ai partiti che sarei rimasto a fare il sindaco. Però, ho fatto questa scelta perché penso che sia opportuno per la nostra città e la nostra regione. In questa situazione, qualcuno doveva tirare fuori la leadership e andare avanti perché non vogliamo abbandonare la Liguria e Genova ai signori del no. Giorgia, la presidente del Consiglio, ha avuto un pesante effetto sul sottoscritto perché mi ha detto delle cose molto belle". Dal candidato un passaggio anche sul suo stato di salute. "Ho parlato con i medici, non sarà una passeggiata ma lo sapevo già. C’è però la volontà di andare avanti: se mi comporto bene, non penso che ci saranno conseguenze. Il tono delle urla sarà più basso, pazienza, ma quando ce ne sarà bisogno continuerò a urlare. La cosa si può fare e andiamo avanti" ha detto Bucci. La candidatura del sindaco di Genova ha scatenato una ridda di commenti. L’ex governatore, solo dopo l’incontro avvenuto nel pomeriggio di ieri, ha evidenziato che "sono sicuro di lasciare la Liguria nelle mani di un amico con cui ho condiviso mille problemi e mille soluzioni. Ora tocca a lui, con il sostegno di chi ha creduto in questi anni in una nuova Liguria". Tanti i commenti anche nello Spezzino. Tra i meloniani, Gianmarco Medusei ha espresso soddisfazione per una "candidatura forte e competente, capace di non far tornare indietro la Liguria". Tra i moderati, da segnalare la nota congiunta il sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli, l’assessore Giorgio Borrini, e i civici della maggioranza in consiglio comunale esprimono sostegno alla candidatura "di una persona che saprà garantire alla Liguria il futuro che meritiamo". "Bucci è tra i sindaci più apprezzati del Paese. Vinceremo, con buona pace del Pd" rilancia la senatrice Stefania Pucciarelli. Soddisfazione anche dall’Udc e dal presidente regionale facente funzioni, Alessandro Piana. Molti anche gli affondi degli avversari politici, come quello dei grillini liguri e quello del segretario dem Davide Natale, per il quale "candidare Bucci è come candidare Toti".
Matteo Marcello