MATTEO MARCELLO
Cronaca

Centrodestra, tensioni sulle liste. Nove sindaci ora scrivono a Bucci

Nel mirino anche Peracchini. "Così rischiamo di non eleggere nessun rappresentante alla Spezia"

Centrodestra, tensioni sulle liste. Nove sindaci ora scrivono a Bucci

Il candidato alla presidenza della Regione Liguria Marco Bucci. L’attuale sindaco di Genova è stato raggiunto da una lettera scritta da nove. sindaci

Senza un leader, alle prese con una pesante diaspora verso i partiti, e con le incognite di un voto che potrebbe lasciare poco spazio alla componente civica. È un civismo irrequieto, quello che nello Spezzino deve fare i conti anche con alcune divisioni interne in vista del voto. Quella serenità con cui gli arancioni si erano presentati al voto di quattro anni fa, sembra smarrita, sostituita da tensioni e paure.

Ne è prova la lettera che nove sindaci civici dello Spezzino, più o meno legati alla componente totiana del centrodestra, hanno scritto a Bucci. Oggetto: lo strappo che si starebbe consumando nella formazione delle due liste civiche del candidato presidente. La prima, ’Vince Liguria’, che vede candidati l’ex assessore e fedelissimo di Toti, Giacomo Giampedrone, assieme al sindaco di Pignone, Ivano Barcellone (per la componente di Noi Moderati), una rappresentante della maggioranza di Sarzana – indiscrezioni portano all’assessore Sarah Viola – e altri due elementi ancora in fase di definizione. La seconda, ’Orgoglio Liguria’, centrata fortemente sul capoluogo, che vedrebbe non solo la candidatura di elementi della maggioranza comunale spezzina – si fanno i nomi degli assessori Marco Frascatore e Pietro Antonio Cimino – ma che vedrebbe l’appoggio diretto dello stesso sindaco Pierluigi Peracchini. Uno strappo netto tra città e provincia, che per alcuni potrebbe compromettere l’esito del voto spezzino: in soldoni, vanificare la possibilità di eleggere almeno un rappresentante in consiglio regionale. Così, nove sindaci civici – Cristina Ponzanelli di Sarzana, Corrado Fabiani di Brugnato, Francesca Sturlese di Porto Venere, Marco Cosini di Beverino, Loris Figoli di Riccò del Golfo, Roberto Canata di Rocchetta, Stefano Coduri di Borghetto, Andrea Da Passano di Framura e Ivan Valeriani di Deiva Marina, hanno preso carta e penna per sollecitare Bucci a ’mischiare le carte’: nel mirino, anche il sindaco Peracchini. "Abbiamo appreso che stai lavorando per compilare due liste civiche, di cui la prima avrà al suo interno un assessore regionale uscente, una candidata civica di Sarzana ed espressione di tutta la Val di Magra e un sindaco della Val di Vara; mentre, nella seconda lista, confluirebbero solo esponenti di riferimento del sindaco della città capoluogo. Ciò rischia di creare una frattura inspiegabile tra provincia e città della Spezia – scrivono gli otto primi cittadini – nonché di indebolire entrambe le liste al punto da non consentire l’elezione di nessun candidato, avvantaggiando il partito che avrà i maggiori resti, presumibilmente quello che riceverà più voti. Perderai, quindi, un tuo consigliere e, consentici conseguentemente, un nostro riferimento civico, accrescendo il gruppo politico che sarà già forte del suo consenso".

Da qui, la proposta: "La soluzione che consentirebbe di superare questo rischio è di coinvolgere il sindaco Peracchini nella lista principale attraverso il sostegno a un suo candidato di primo livello, a cui lui darà il suo appoggio, così da lasciare semmai nella seconda civica candidati che aggiungano il loro contributo al tuo progetto senza però il sostegno del sindaco Peracchini". Una lettera che rischia di essere fuori tempo massimo – proprio ieri pomeriggio il candidato del centrodestra ha presentato alle Terrazze del Ducale i simboli delle due liste civiche ’Vince Liguria’ e ’Orgoglio Liguria’, ma che ben sintetizza lo stato d’animo di un civismo alla ricerca dell’armonia perduta.