La spezia, 8 gennaio 2022 - C’è un sogno ricorrente che gli tiene compagnia anche se a volte si trasforma in un incubo. Sono state quelle ‘voci’ nel sonno che hanno spinto Davide Ottonelli a cercare di dare una svolta alla sua vita, pur sapendo di poter sbattere contro un muro senza arrivare a nulla oppure scoprire tristi verità.
Ma l’uomo, 47 anni residente a Castelletto D’Orba a pochi chilometri da Ovada (Alessandria), ha deciso di cercare la mamma che lo ha messo al mondo il 14 dicembre 1974 all’ospedale Sant’Andrea della Spezia. Di quella donna non ha mai voluto sapere nulla nonostante i genitori adottivi Anna e Mombrino in qualche modo avessero tentato di fargli sapere dettagli che adesso sarebbero utilissimi. Una storia che a un certo punto si è tinta di giallo, o forse il desiderio di scoprire il suo passato lo ha convinto di questa suggestione. Il suo passato, infatti, era contenuto in una cartellina da sempre custodita in un armadio ma improvvisamente è scomparsa. "Qualche giorno dopo la morte di mio padre – spiega Davide Ottonelli – avvenuta un anno dopo a quella di mia madre ho cercato quei documenti che sapevo esserci ma che non ho mai voluto leggere per rispetto. Per me Anna e Mombrino sono stati i miei genitori anche se mi ha messo al mondo un’altra donna che adesso sto cercando per capire tante cose e togliermi i dubbi che mi tormentano".
Davide Ottonelli ha 47 anni, lavora in un supermercato, è sposato con Michele ed è una persona felice. Ma quel tarlo da tempo lo sta tormentando e così si è rivolto a tante trasmissioni televisive, quelle famose, per risalire all’identità della mamma biologica. "A parte un tiepido contatto che poi non è proseguito – continua – non sono mai stato interpellato e allora ho deciso di rivolgermi ai social. In pochi giorni il mio post è stato condiviso da 6mila utenti e moltissimi mi scrivono per darmi sostegno e forza".
Davide è nato alla Spezia come risulta dai documenti poi ottenuti dall’ufficio demografico del Comune ma è stato immediatamente adottato da Anna e Mombrino infermieri dell’ospedale Galliera di Genova. Ha vissuto a Borzoli fino all’età di 18 anni per poi trasferirsi in Piemonte. I genitori adottivi sono deceduti a distanza di poco tempo 21 anni fa e da allora è rimasto solo con tanti dubbi. "Ho una mia vita e ne sono felice. Non ho rancori e non chiedo nulla a questa donna che potrebbe avere una sessantina di anni perchè probabilmente mi ha messo al mondo da minorenne. La vorrei soltanto conoscere e soprattutto ho la necessità di fare chiarezza su tante cose e per questo sto chiedendo un aiuto". Massimo Merluzzi