Cervelli, menti e algoritmi. Noi e l’intelligenza artificiale. Lo scienziato Poggio a Riomaggiore

Considerato uno dei padri dell’Ai, dialogherà sul tema con Magrini, giornalista e inviato del Sole 24 Ore. Il sindaco Pecunia: "Un onore per la nostra comunità ospitare sul territorio un evento di questo calibro".

Cervelli, menti e algoritmi. Noi e l’intelligenza artificiale. Lo scienziato Poggio a Riomaggiore

Lo scienziato Tomaso Poggio

Un dibattito estremamente attuale nell’appuntamento agostano della rassegna culturale ‘Castello di Parole’. Un evento proposto per capire come l’intelligenza artificiale possa influenzare la nostra percezione e le nostre decisioni e come influisca sulla società. Protagonisti dell’incontro, in programma domenica alle 18.30 negli spazi del castello di Riomaggiore, lo scienziato genovese Tomaso Poggio, considerato uno dei padri dell’Ia e professore al Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston e Marco Magrini, giornalista ex inviato del Sole 24 ore, che presentano il loro libro ‘Cervelli, Menti, Algoritmi - Il mistero dell’intelligenza naturale, gli enigmi di quella artificiale’ (pubblicato da Sperling & Kupfer).

Alla vasta gamma di capacità cognitive delle specie animali e vegetali esistenti che creano una infinita varietà di intelligenze naturali, oggi si è aggiunta – grazie all’unione di algoritmi sofisticati, enormi quantità di dati e una straordinaria potenza di calcolo – la possibilità di replicare matematicamente l’intelligenza umana. Quella che da tutti è considerata una rivoluzione che, come l’elettricità o il computer, è destinata a trasformare società, economia e vita quotidiana, porta con sé rischi e opportunità. Il libro infatti indaga i cambiamenti, i vantaggi e i pericoli di questa straordinaria evoluzione, ponendosi domande fondamentali. Pur non essendoci risposte certe, l’intelligenza artificiale è sicuramente un’opportunità per nuove e straordinarie scoperte scientifiche. Gli autori dialogano con Ornella D’Alessio, curatrice della rassegna, e il sindaco di Riomaggiore Fabrizia Pecunia, sul tema sconfinato dell’intelligenza, la capacità con cui comprendiamo il mondo.

"Ospitare a Riomaggiore due autori di questo calibro, avere con noi il padre dell’Intelligenza artificiale – dichiara Pecunia – è un onore per la nostra comunità, ed è ancora una volta l’occasione per ribadire l’importanza di questi incontri, che creano e offrono cultura. Questi eventi permettono, infatti, di comprendere meglio le dinamiche globali, promuovono una maggiore consapevolezza e partecipazione civica, creando occasioni di confronto e crescita personale. La cultura, quindi, diventa il perno su cui si rafforza il tessuto sociale".

Marco Magi