Il Comune di Arcola escluso dai tavoli istituzionali per riqualificazione dell’area Enel. E’ la sintesi della mozione che presenterà stasera in consiglio comunale la capogruppo della maggioranza Carmela Bianchini, che puntualizza l’esclusione e anche una mancata informazione. "Sul portale della società – ha spiegato – il termine fissato per la presentazione di proposte progettuali era quello del 10 giugno 2024. A tre mesi dalla scadenza malgrado siano trapelate informazioni su alcune delle aziende che potrebbero aver depositato la propria istanza di manifestazione di interesse, non è stata diffusa alcuna notizia ufficiale sull’esito della procedura".
Nella mozione pertanto si impegnano sindaco e amministrazione comunale a chiedere a Regione e Comune di Spezia risposte certe e chiare su quale sia lo stato di avanzamento della selezione di proposte avviata 1’8 aprile e quali siano le tempistiche legate alla prosecuzione della procedura. Inoltre, se ci sia intenzione di convocare un tavolo, promessa disattesa dal 2023.
"All’interno del protocollo d’intesa si affermava che le parti si riservavano la facoltà di istituire tavoli dedicati a specifiche iniziative e di ampliare la partecipazione ai tavoli anche a stakeholder istituzionali, imprenditoriali e sociali".
La consigliera comunale Bianchini ricorda inoltre la risposta che venne data all’interpellanza presentata dal consigliere Davide Natale per l’attivazione del tavolo istituzionale con i Comuni della Spezia e di Arcola. "L’assessore regionale all’industria – prosegue Bianchini – aveva detto che essendo l’area di proprietà privata la Regione non intendeva interferire, pur dialogando con imprese che hanno bisogno degli spazi per estendere la loro attività". In sostanza, secondo Bianchini, c’è stato un mancato coinvolgimento del Comune di Arcola che di fatto però ricopre il 30% della proprietà delle aree Enel. L’atteggiamento avuto, si legge nella mozione, è stato divisivo dal punto di vista istituzionale e ha negato la par condicio tra enti locali che hanno pari responsabilità di governo sulle medesime aree a di là delle percentuali territoriali in gioco. "Una scelta che fa pendant con l’azione a dir poco riservata del Comune della Spezia , che ha intrapreso rapporti in esclusiva, addirittura secretati come affermato pubblicamente, con Enel per gestire una procedura di ricerca di mercato su offerte di acquisto delle aree.
"Procedura che, prevedendo di affidare la riqualificazione dell’area ad una manifestazione di interesse. Così allontana il processo dal dibattito pubblico e priva le istituzioni del proprio naturale ruolo, rischiando di rendere l’area una sommatoria di interessi particolari che, perdono di vista la visione d’insieme e il fine ultimo da sempre auspicato, l’utilità pubblica".
Cristina Guala