FABIO BERNARDINI
Cronaca

"Chiarezza sul nodo della cessione del club"

Tifosi preoccupati dopo il caso Macìa: "Sospensione intempestiva". E sulla possibile vendita: "Speriamo in un presidente più concreto"

"Chiarezza sul nodo della cessione del club"

Tifosi preoccupati dopo il caso Macìa: "Sospensione intempestiva". E sulla possibile vendita: "Speriamo in un presidente più concreto"

Si respira un clima pesante in seno ai tifosi aquilotti (ben 3.500 gli abbonamenti sottoscritti) a seguito degli ultimi accadimenti societari: "Siamo preoccupati, la sospensione di Macia è stata intempestiva, vogliamo chiarezza dalla società sui programmi e l’eventuale cessione del club". Preoccupato Cristian Vincenti: "La sospensione di Macia è stato un fulmine a ciel sereno. Sarebbe stato più logico farla a fine campionato, non certo ora visto che una settimana fa lo spagnolo si è presentato in conferenza mettendoci la faccia e parlando di mercato. A Spezia la tranquillità è un optional, speriamo che in caso di cessione del club arrivi un presidente più presente e comunicativo. Noi tifosi siamo pronti a tutto, il nostro supporto alla maglia ci sarà sempre".

Dello stesso avviso Giorgio Dal Cielo: "Al di là che ci sia o meno Macia, alla tifoseria interessa capire le reali intenzioni della società, soprattutto nell’immediato futuro. La preoccupazione riguarda i partenti Reca, Verde, etc.: saranno rimpiazzati con calciatori all’altezza della categoria? Servono rinforzi in difesa, così come sarà fondamentale rinnovare i contratti a Hristov e Kouda. Mi auguro che i Platek vendano il club, senza pretendere cifre fuori portata, a gente che voglia davvero investire". Amareggiato Paolo Trivelloni: "Macia ha cercato di accontentare il mister, probabilmente commettendo errori dettati dal portafogli chiuso della società. Ora la vedo molto dura, speriamo solo non vendano altri giocatori sui quali il mister fa affidamento, altrimenti saranno dolori". Sconcertato Alex Sassarini: "La situazione in atto mi preoccupa. Al di là delle voci di cessione del club, il licenziamento in pieno mercato di Macia è grave per le tempistiche con il quale è arrivato. A maggior ragione se saranno confermate le divergenze tra Macia e i Platek per la volontà di questi ultimi di vendere ulteriori giocatori importanti come Salvatore Esposito per monetizzare. La mia paura più grande è che tutto ciò si riverberi su squadra e allenatore. Mi auguro che il mister non prenda decisioni inaspettate nel caso in cui non fossero rispettati gli accordi tra lui e la società".

Si accoda Ernesto Azzarini del gruppo Asc: "La notizia della sospensione di Macìa ha colto tutti di sorpresa. Una decisione tardiva che, caso mai, andava presa dopo lo spareggio col Verona. Mi pare sia l’ultimo atto di una proprietà che voglia disimpegnarsi dallo Spezia, monetizzando ciò che è possibile. Mi auguro che la cessione del nostro amato club sia vicina, ma che non sia un salto nel vuoto. Non vorrei che da un bel sogno finissimo dentro un brutto incubo". Deluso Carlo Chiocca: "La sospensione di Macia non è un bel segnale e credo sia dipesa dalle divergenze tra lo spagnolo e i Platek sul mercato. La mia preoccupazione è che la proprietà dello Spezia voglia fare cassa vendendo anche qualche giocatore ritenuto fondamentale da D’Angelo. Credo che proprio da eventuali decisioni del mister si potranno comprendere le reali intenzioni della proprietà. La società deve fare chiarezza e spiegare i programmi e i motivi della separazione con Macia".

Gli fa eco Fabio Raffaelli: "Ritengo che i tempi per sospendere Macìa siano stati sbagliati. Una separazione che credo sia dipesa da qualche litigio avvenuto tra la proprietà e l’ormai ex responsabile dell’area tecnica per qualche mossa di mercato non condivisa. Noi tifosi stiamo facendo sacrifici per acquistare gli abbonamenti e, in aggiunta, dobbiamo mandar giù tutte queste incertezze sul futuro. Così non va, serve chiarezza".