REDAZIONE LA SPEZIA

Chiede contributo per le protesi Ma la ricetta scade: tutto da rifare

L’odissea di un anziano. L’impegnativa ha una validità di 6 mesi: l’ultima visita fissata 13 giorni dopo il limite

Sei mesi e 13 giorni per sottoporsi a visite e tutta una serie di controlli che avrebbero dovuto portare un signore di 84 anni a ricevere un contributo da parte dell’Asl5 di circa 1400 euro per l’acquisto di apparecchi acustici. “Galeotti“ quei 13 giorni perché l’impegnativa ha una durata di 6 mesi e quello sforamento gli ha bloccato la pratica rendendo inutile tutto l’iter. A raccontare il caso è il figlio dell’anziano signore di Ceparana, Marcello Bacchieri che, passo dopo passo, ripercorre le tappe condivise con il padre. "A giugno dello scorso anno – spiega – a mio padre era stata riscontrata una “ipoacusia bilaterale con acufene bilaterale“. Lo stesso specialista fa richiesta di un esame audiometrico tonale e vocale presso il reparto di Otorino del Sant’Andrea. La visita viene fissata per il 4 agosto 2002 . La diagnosi è “ipoacusia percettiva grave bilaterale“ e per questo gli erano state consigliate delle protesi acustiche" . Il passo successvo è stato il medico di base che inoltrava domanda di invalidità civile necessaria ad ottenere il contributo. A fine novembre Inps chiama l’anziano alla visita e gli riconosce un 35% di invalidità, percentuale che da l’ok al sostegno finanziario. E così con la certificazione in mano l’anziano si reca all’uffico protesi dell’ASl 5, ma qui lo invitano ad andare all’ufficio Asl di Ceparana dove a loro volta lo rinviano all’Otorino del San Bartolomeo a Sarzana. "Ma per andare a Sarzana serviva una nuova richiesta e allora mio padre tornava velocemente dal proprio medico di famiglia per la necessaria impegnativa. In pochi giorni la visita gli viene fissata al 17 di febbraio – aggiunge – Ma la beffa è dietro l’angolo: durante la visita infatti, il medico gli spiegava di non potergli rilasciare la prescrizione in quanto il primo referto che ha messo in moto tutto l’iter riportava la data del 4 agosto 2022. Ma la visita si era svolta il 17, ossia 13 giorni dopo i sei mesi di validità dell’impegnativa. Il risultato ? Tutto, o quasi da rifare.

La richiesta di chiarimenti all’Asl è d’obbligo. A rispondere Giorgio Ferrari, primario del reparto di Otorino del Sant’Andrea – "Concordo con l’utente per la farraginosità della procedura sia per l’acquisizione delle protesi acustiche sia per i criteri di invalidità. Va comunque precisato che le procedure indicate dal medico ORL sono corrette e, purtroppo, la validità degli esami per la prescrizione non è stabilita dalla Struttura Complessa che dirigo. In ogni caso sono a disposizione per accelerare al massimo la pratica del paziente.