Mai fidarsi troppo delle amicizie virtuali. Lo ha capito una commerciante spezzina che è stata truffata della somma di 500 euro “prestata“ in buona fede a un’amica che in realtà non aveva mai avanzato nessuna richiesta economica e era del tutto all’oscuro della vicenda.
L’uomo, 68 anni, è stato quindi condannato in primo grado a dieci mesi per truffa e sostituzione di persona. Era stato abile nel crearsi un profilo intestato a una donna spezzina su una piattaforma digitale, così preciso da riuscire a ingannare una amica e cliente della commerciante.
L’esperto informatico si era presentato chiedendo alcuni prestiti arrivati poi a 500 euro attraverso ricariche. Il destino ha interrotto la truffa. La donna ha incontrato realmente l’amica e le ha chiesto le ragioni delle continue richieste di denaro e così è stato scoperto il tranello.
Dalla denuncia sono iniziate le ricerche sulla rete della vera identità del richiedende soldi che è stato denunciato. In primo grado è stato condannato a dieci mesi di reclusione.