Ciclista infortunato. Comune condannato

Il Comune di Arcola risarcisce ciclista con 153mila euro per caduta del 2015. Controversie sulle cause della scivolosità della strada e sulle spese legali.

Ciclista infortunato. Comune condannato

Il soccorso a un ciclista (archivio)

Il Comune di Arcola ha risarcito con 153mila euro un ciclista scivolato sulla strada da Romito a Trebiano. E’ finita con il riconoscimento della responsabilità da parte del Comune di Arcola una causa relativa alla caduta di un ciclista avvenuta nove anni fa. Dopo vari ricorsi, giunti all’appello, è stata ravvisata dai giudici la colpevolezza dell’ente. Il ciclista era scivolato nel settembre 2015 e la richiesta danni fu notificata a luglio del 2016 facendo riferimento non a buche nella strada, ma alla scivolosità della stessa.

"Il Comune – ha proseguito Tinfena – ha portato fino al grado dell’appello questa causa pensando di avere ragione perchè potevano esserci molte cause della scivolosità della strada. Una macchia d’olio lasciata da un’auto, oppure poteva esserci bagnato per la pioggia". Fondamentale la testimonianza di un collega ciclista distante venti metri dalla vittima, entrambi marciavano a 15 chilometri. L’atto è stato notificato un anno dopo quando il Comune di Arcola aveva sottoscritto una polizza assicurativa con una compagnia che aveva come riferimento alle leggi britanniche, comunque garantita come idonea. Poco dopo con la crisi del 2017 la stessa compagnia finì in amministrazione controllata e l’ente comunale diede la disdetta . "Non possiamo eccepire nulla – ha concluso Tinfena – dobbiamo mettere a bilancio queste risorse che dobbiamo corrispondere. Il Comune comunque porterà avanti qualsiasi passo dal punto di vista legale per l’insinuazione al passivo, come altri comuni che a quel tempo avevano la stessa compagnia assicurativa". Brunella Righi consigliera di opposizione è intervenuta in merito ricordando che questa ‘scivolata’ non è stata l’unica e che il prolungarsi della causa ha portato il conto a salire. "L’infortunato, che ha avuto diverse fratture, il 5 agosto del 2022 chiedeva all’ente un rimborso di 112mila euro. Il Comune di Arcola ha incaricato un avvocato per ricorrere in appello. Di fatto i costi sono lievitati. Un ricorso davvero salato, oltre alle spese legali da pagare".

Cristina Guala