ALMAMARTINA POGGI
Cronaca

Dibattito sui destini della ciminiera. "Un ecomostro che va eliminato"

Gabriele, ex consigliere nazionale di Italia Nostra, contro l’ipotesi di riconversione del fumaiolo della Montale. Il sindaco conferma la posizione: "Non abbiamo intenzione di valutare soluzioni diverse dall’abbattimento"

L’ex centrale termoelettrica di Enel a Vallegrande, spenta dalla fine del 2021

La Spezia, 22 gennaio 2024 - "Non è intenzione di questa amministrazione, né tanto meno la mia, valutare soluzioni alternative alla demolizione per la ciminiera di Vallegrande". Lo mette anche nero su bianco, il sindaco Pierluigi Peracchini, l’intendimento di Palazzo civico circa il futuro della ciminiera della ex centrale Enel, attorno al quale in queste settimane si è aperto un ampio dibattito circa il suo possibile riutilizzo. L’affermazione è contenuta in una lettera che Peracchini ha inviato in risposta a una lettera aperta inviata a Palazzo civico da Giovanni Gabriele, ex consigliere nazionale Italia Nostra, che in netta contrapposizione con il circolo locale dell’associazione (che aveva aperto al dialogo circa il recupero in chiave turistica; ndr), ne chiede la demolizione.

"La nostra ciminiera non ha lo stesso valore né della torre Eiffel né tanto meno della torre di Pisa. Si tratta solo di un dispositivo per scaricare i fumi emessi dalla combustione del carbone, non si tratta di una testimonianza di archeologia industriale, ma di un ecomostro che è molto meglio eliminare – ha scritto Gabriele nella missima inviata al primo cittadino –. Non vale neanche l’idea di creare un punto di osservazione panoramico. Per come è stata costruita, la cima non può essere facilmente raggiunta né da scale né da un ascensore verticale. Comunque le spese necessarie non sarebbero coperte dal numero degli eventuali visitatori".

L’ex consigliere nazionale mette nel mirino altri fumi, quelli prodotti dalle navi da crociera. "Anche la nostra città è fatta dalla sua storia e dai grandi cambiamenti che spesso non lasciano tracce. In alcuni casi le tracce non se ne vanno via facilmente, come i fumi emessi dalle navi crocieristiche respirati dai residenti che abitano vicino allo scalo".