
Un amarcord della Spezia musicale dagli anni ’50 al 2000, con i concerti dei big della canzone, da Mina a Lucio Dalla, dalla Pfm ai Litfiba, il racconto dei Festival della Canzone con i dilettanti allo sbaraglio. È uscito "Anni di concerti, dancing e radio libere" – Dalle balere ai club rock, performance, avanguardie e culture altre tra La Spezia e Versilia (1950-2000), il nuovo volume di Diego Sanlazzaro in grande formato, ricco di foto e testimonianze, in 332 pagine di grande formato con una bella veste grafica, a cura dalle Edizioni Giacché. In oltre 700 immagini e tanti racconti che attraversano luoghi e vicende c’è il lascito artistico di una comunità poliedrica e un po’ visionaria. "Quel mondo adesso lo trovate qui, in queste pagine – scrive Dario Vergassola nell’introduzione – . A pensarci bene quello che allora ci sembrava niente, era in realtà tanta roba...". Con un passato da musicista e conduttore radio, Sanlazzaro – già autore di ‘Rock, ribelli e avanguardie’ uscito sette anni fa – propone nella sua opera anche i sogni e le utopie dei Festival Pop sul modello Woodstock, i concerti al Monteverdi con autori come Battiato, De Gregori, Finardi, Guccini, fino a Renato Zero. E poi le stelle leggendarie del jazz, da Charles Mingus a Chet Baker in quelle notti estive dentro ai teatri o nelle feste di piazza, o negli stadi, che hanno fatto la storia della musica nel nostro golfo. Non potevano mancare i luoghi d’incontro e del divertimento dallo spezzino alla Lunigiana, e la Versilia by night. Dai dancing dei ruggenti anni ’60, il Lido Club, l’Ombrosa e il Fulli, alle tante discoteche anni ’70 e ’80, tra cui l’Alhambra, il Duplé e il Seven Apple, fino alle follie dei rave e alla club culture anni ‘90. Le serate nei locali alternativi, tra birrerie, pub e club rock, dal Baraonda alla Skaletta, al Superficie 231 e l’underground estremo tra punk, blues e giovani voci folk.
Mezzo secolo di storia, attraverso la nascita delle radio libere che, dal 1976 in poi, con quelle voci di improvvisati deejay, hanno raccontato la quotidianità di un’epoca. Dalla prima emittente, Radio Spezia, alle ‘radio di movimento’ come Radio Popolare Alternativa, passando in rassegna le radio di Sarzana, dell’alta Toscana e della riviera di Levante. E ancora la nascita del Piccolo Teatro ‘Città della Spezia’ negli anni ‘50, che precede l’epopea dei cineforum, i film d’essai proiettati nei cinema di periferia, che facevano sognare tutti con le opere di Truffaut, Bertolucci e Antonioni. E infine le avanguardie, la storia del Gruppo AV 70, pionieri della comunicazione audiovisiva e gli anni ‘70 di Fabrizio De André con il racconto della nascita di un disco di successo molto speciale, nato nella chiesa di piazza Brin!
Marco Magi