REDAZIONE LA SPEZIA

Associazioni preoccupate: “Prezzi, multe e burocrazia affondano le Cinque Terre”

Dito puntato sulle tariffe dei treni e della Via dell’Amore riaperta da poco. “Le nostre richieste rimaste inascoltate: ci costituiremo in un comitato”

Turisti alle 5 Terre (foto d’archivio)

Turisti alle 5 Terre (foto d’archivio)

Cinque Terre (La Spezia), 22 agosto 2024 – Sono rimasti in silenzio solo perché “stavamo lavorando”. Ora, con l’estate che si avvia alla fase finale, le associazioni delle Cinque Terre tornano a farsi sentire annunciando l’imminente creazione di un Comitato che al momento comprende Consorzio turistico 5 terre Monterosso, Pro Loro Monterosso, Uniti per Corniglia, Consorzio InManarola, Ospitalità 5 Terre di Riomaggiore, in ballo anche Pro Loco Vernazza e di Corniglia.

“Unirsi significa essere più incisivi quando si va a discutere, come accaduto nei tavoli con la Regione sulle tariffe dei treni”. Stato associativo già pronto, prossimo passo saranno le elezioni per designare presidente e direttivo. Nel frattempo dito puntato su quei problemi che già da tempo sollevano proteste a cominciare dalle tariffe ferroviarie. “Ci siamo opposti in ogni modo – dicono le associazioni – manifestando, partecipando ad incontri, ma delle nostre ragioni non si è tenuto conto. Abbiamo fatto presente che le esagerate tariffe ferroviarie, non allineate alla scarsa qualità del servizio offerto, avrebbero innescato un degrado della reputazione della meta turistica Cinque Terre”. Dito puntato anche sulle “recenti multe sui treni di centinaia di euro per la mancanza della scrittura del nome su una card del Parco a un gruppo di ignari turisti: questa rigorosa ’efficienza sanzionatoria’ non trova correlazione però in puntualità dei treni e pulizia delle stazioni”.

Ma a preoccupare le associazioni è soprattutto “lo smarrimento che percepiamo nei tre Comuni e nel Parco, rispetto alla rilevanza della 5 Terre come unicità culturale ed identitaria, rispetto al valore della meta turistica che cercano i turisti”. Perplessità anche sulla riapertura della via dell’Amore “ottima notizia, ma accompagnata da tariffe esagerate e un eccesso di burocrazia”. Tra gli atti collegati all’apertura della via dell’Amore “c’è un protocollo di intesa Regione-Comune-Parco dove si apprende che la progettazione esecutiva del sentiero non è completa, che il Parco si impegna a completarla, che c’è l’impegno ad individuare forme di finanziamento anche attraverso partenariato pubblico-privato. A noi pare un atto generico che non individua le risorse nè una data”.

Non mancano le preoccupazioni per l’apertura della nuova stazione di Migliarina come hub per le 5 Terre “con la quale crescerà l’invivibilità nei nostri paesi, ma sarà molto peggio una volta ultimata la nuova stazione marittima per le navi da crociera da Spezia. Chiediamo a Comuni e Parco una unità di intenti, problemi così grandi non possono essere affrontati da soli. Sui temi di facile soluzione come rendere nominale la vendita delle card cartacee e semplificare di ingresso alla via dell’Amore, ci proponiamo vorranno, per collaborare con amministrazioni Comunali e Parco”.