MATTEO MARCELLO
Cronaca

Cinque Terre Express nel mirino. Le associazioni non ci stanno: "Nuove tariffe insoddisfacenti"

Un documento di Rete Imprese e Confindustria all’indirizzo dell’assessore regionale al Turismo "Nel 2024 i costi eccessivi hanno scoraggiato i visitatori e messo a rischio investimenti e occupazione".

Turisti lungo i sentieri delle Cinque Terre. Gli aggiustamenti apportati dalla Regione alle tariffe del Cinque Terre Express non soddisfano le associazioni

Turisti lungo i sentieri delle Cinque Terre. Gli aggiustamenti apportati dalla Regione alle tariffe del Cinque Terre Express non soddisfano le associazioni

Le modifiche apportate da Regione Liguria alle tariffe del Cinque Terre Express non soddisfano le associazioni di categoria. La recente visita spezzina dell’assessore regionale al Turismo, Luca Lombardi, è stata l’occasione per Rete imprese – che riunisce Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti – e Confindustria La Spezia di fare il punto sul settore. E tra le cose che non vanno, c’è l’annoso tema della tariffazione ’dedicata’ ai turisti per l’utilizzo del Cinque Terre Express. Nel documento consegnato all’assessore regionale, infatti, si legge che l’aggiustamento delle tariffe apportato dalla giunta Bucci "se pur migliorativo, non ci soddisfa, perché non affronta il tema in maniera coerente all’obiettivo dichiarato della gestione dei flussi. Il ruolo del settore turistico in termini economici, visto il numero di imprese e di operatori diretti e indiretti, deve essere gestito con piani programmatici comprovati da analisi e studi di riferimento, non procedere tramite sperimentazioni e aggiustamenti delle misure adottate. Il clima di incertezza tra gli operatori economici, inoltre, non favorisce lo sviluppo turistico, scoraggia gli investimenti e mette a rischio la continuità lavorativa" scrivono le associazioni, che rimarcano come "il risultato dell’eccessivo costo dei biglietti ha scoraggiato notevolmente il movimento dei visitatori nella stagione 2024, sia di coloro che soggiornano all’interno del territorio sia dei turisti giornalieri. Ciò ha comportato gravi ripercussioni, anche alle attività di ristorazione e al commercio". Nel mirino anche la tariffa di soggiorno, con le associazioni che propongono una rimodulazione "ipotizzando, ai fini di fare emergere anche nei fatti una reale volontà di destagionalizzazione, una sua applicazione per i soli periodi di maggior flusso, per esempio, magari 9 mesi l’anno anziché 12". Tra le necessità espresse nel documento, anche quella di "regolamentare l’affitto di appartamenti e individuare caratteristiche che garantiscano il rispetto degli standard delle strutture alberghiere ed extra alberghiere", con appello alla Regione ad avviare "una riflessione a partire dal ’Patto del Turismo’ per una valutazione complessiva, degli aspetti positivi e di quelli da modificare e migliorare come nell’ambito delle modalità di utilizzo degli introiti annuali derivanti dall’applicazione dell’imposta di soggiorno".

Matteo Marcello