Cinque Terre, 27 gennaio 2025 – Anche quest’anno i carabinieri forestali del Nucleo 'Parco' Cinque Terre hanno controllato l’intera produzione dei vini a denominazione di origine (Dop) 'Cinque Terre' e 'Cinque Terre Sciacchetrà' del Parco Nazionale delle Cinque Terre; alcune di queste ispezioni sono state effettuate insieme ai militari del Reparto Carabinieri Tutela Agroalimentare di Torino.
I controlli negli stabilimenti vitivinicoli consistono nel verificare che il rispetto del 'Disciplinare di produzione' delle Dop ed in particolare che la vinificazione avvenga all’interno del Parco, utilizzando esclusivamente uve della varietà Bosco, Albarola e Vermentino, coltivate all’interno di tale territorio.
In pratica, durante il controllo, i carabinieri forestali accertano la reale quantità del vino di cui viene dichiarata la produzione e che tale consistenza sia congrua con le superfici vitate disponibili nel Parco; questo per tutelare, sia la produzione dei vini Dop del territorio del Parco delle Cinque Terre, sia il consumatore e, quindi, scongiurare le cosiddette frodi in commercio; in questo caso cioè che, vini provenienti da altri territori, vengano venduti come Dop 'Cinque Terre' e soprattutto 'Cinque Terre Sciacchetrà', vino Dop molto pregiato, la cui produzione particolarmente elaborata, (ed infatti può arrivare a costare anche 400 euro al litro), prevede che le uve vengano preliminarmente appassite in luoghi ventilati per elevare il tenore zuccherino.
Durante i controlli effettuati in questa campagna vendemmiale, e che si ripetono già da alcuni anni, non sono state riscontrate irregolarità in nessuna delle 22 aziende che producono le DOP, ma solo delle inesattezze di carattere meramente formale nelle annotazioni documentali, che tra l’altro sono state già regolarizzate.
Dai controlli effettuati emerge con evidenza che, nel 2024, è diminuita la produzione delle Dop, infatti il quantitativo di uve messe ad appassire per produrre lo Sciacchetrà (16.000 Kg) è stato decisamente inferiore a quello dello scorso anno, quasi della metà, con un potenziale di produzione dell’annata 2024 di 13.500 bottiglie circa; per quanto riguarda il vino bianco Doc 'Cinque Terre' risulta che, il quantitativo di prodotto nel 2024, (pari a 202.000 litri), è stato inferiore all’anno precedente di 64.000 litri.
Questa attività di controllo svolta dai carabinieri forestali è importante perché, tutelare la produzione del vino Dop prodotto nel Parco Nazionale delle Cinque Terre, eccellenze del territorio, vuol dire anche tutelare e salvaguardare la conservazione ed il restauro del paesaggio storico agrario caratterizzato dai tipici terrazzamenti.