All’orizzonte non c’è solo la corsa al titolo di Capitale italiana della cultura per il 2027. Le ambizioni della città si sono arricchite in questi giorni di un altro importante tassello: Spezia ha raggiunto infatti la fase internazionale della candidatura a Città creativa Unesco per il Design.
Sindaco, come è nata l’idea di questa candidatura? "La candidatura della Spezia a Città Creativa Unesco per il Design è il frutto di un lungo percorso di valorizzazione che ha reso la nostra città un punto di riferimento internazionale nel settore nautico. Siamo la capitale mondiale della nautica, un distretto di eccellenza in cui si progettano e costruiscono yacht e megayacht destinati ai mercati globali, grazie alla presenza di aziende leader e di alcuni tra i più grandi nomi del design nautico. Con il Miglio Blu, abbiamo creato un ecosistema innovativo che unisce industria, ricerca e formazione, rendendo La Spezia un laboratorio di creatività applicata alla nautica e al design. Questa candidatura riconosce il valore di questa identità e proietta la nostra città verso nuove opportunità di sviluppo sostenibile e di affermazione internazionale".
Se ci fosse la conferma di un apprezzamento da parte della commissione di valutazione, cosa potrebbe nascere da questo percorso? State già lavorando a un progetto per innovare una tradizione che affonda nella nostra storia marinara? "Se la commissione di valutazione internazionale Unesco dovesse esprimere un apprezzamento per il nostro progetto, sarebbe una conferma importante del valore del percorso intrapreso dalla città. Indipendentemente dall’esito finale, questa candidatura ha già generato un’energia straordinaria e ha rafforzato la consapevolezza del nostro potenziale culturale e creativo. Come previsto dalla domanda di candidatura abbiamo già predisposto un piano d’azione quadriennale, che realizzeremo a prescindere dall’aggiudicazione o meno del riconoscimento, per dare continuità a questo slancio, con iniziative ed eventi di rilievo nazionale e internazionale, come ad esempio il ’Blue Design Summit’, che attrae aziende e professionisti nazionali e internazionali e che dall’edizione 2025 avrà molte novità. In particolare l’obiettivo è quello di innovare la nostra tradizione, che affonda le radici nella storia marinara e nel design nautico, attraverso progetti che intrecciano cultura, creatività e sviluppo economico. Stiamo lavorando per valorizzare il nostro patrimonio, dalle fortificazioni ai musei, e rafforzare la nostra posizione di capitale mondiale della nautica con iniziative legate al design, alla formazione e alla sostenibilità. Questo percorso non si esaurisce con la candidatura, ma rappresenta un nuovo capitolo nella crescita della città".
Spezia ha prestigiosi musei d’arte. Ma il design che fa parte della storia della città lo troviamo soprattutto dentro alle mura dell’Arsenale, nel Museo tecnico navale. Quali potrebbero essere le ricadute positive di questo percorso virtuoso su quel fronte? "L’Arsenale e il Museo Tecnico Navale custodiscono e rappresentano la storia della città e la sua evoluzione. Tuttavia, negli ultimi anni, grazie al lavoro di questa amministrazione, La Spezia nella sua evoluzione ha vissuto una crescita significativa, soprattutto nel settore navale, e il design e l’arte della nautica si sono diffusi attraverso l’espansione delle grandi aziende che hanno sede nel nostro territorio, coinvolgendo molti altri ambiti del tessuto economico. Uno dei principali punti di forza che ha permesso alla città di accedere alla fase internazionale è stata proprio la capacità di diffondere e far evolvere l’arte della costruzione navale nel tempo".
Quali saranno i prossimi step? "I prossimi step saranno la consegna della candidatura internazionale a Parigi, spetterà poi al Direttore generale dell’Unesco, a seguito di un processo di valutazione, designare le città che entreranno nella rete internazionale entro la fine dell’estate".