REDAZIONE LA SPEZIA

’Città e futuro’, arriva in libreria il volume curato da Besana e Poli

Il libro "Città e Futuro" analizza il ruolo delle piccole e medie città nel contesto urbano attuale e futuro, offrendo nuove prospettive e speranze di azione.

’Città e futuro’, arriva in libreria il volume curato da Besana e Poli

’Città e futuro’, arriva in libreria il volume curato da Besana e Poli

Un libro non solo sulle città, ma sul futuro delle città. È uscito in libreria e sulle piattaforme online ‘Città e Futuro’ a cura dello spezzino d’adozione Roberto Besana e di Roberto Poli, con i contributi di Gabriella D’Elia, Giulia Fasoli, Safaa Mataich, Fabio Millevoi, Elena Petrucci, Carlotta Poli, Roberto Poli, Silvia Rigamonti, Mattia Rossi, Stefania Santilli e le fotografie di Diego Bardone, Roberto Besana e dello spezzino Cesare Salvadeo. Gli autori, con questo lavoro, presentano un’occasione di reframing, un modo di vedere, con uno sguardo differente, un tema altrimenti noto, per scoprire indizi che potrebbero suggerire nuove vie di azione, possibili speranze dove altrimenti si vedono solo profezie negative. "In poco più di diecimila anni, un battito di ciglia nella storia dell’homo sapiens – scrive nell’introduzione Poli – siamo passati da micro-gruppi di cacciatori nomadi a megacities. In questo volume non parleremo di megacities, fenomeno prevalentemente asiatico e africano, né di sprawls, le città diffuse tipiche degli Stati Uniti. Sono due modi abnormi di usare lo spazio in cui ovunque si giri lo sguardo e per decine di chilometri ci si trova sempre all’interno di contesti urbanizzati. Fortunatamente in Europa ne abbiamo pochi esempi. Ci occuperemo invece di piccole e medie città, diciamo fra i trentamila e il milione di abitanti. Si tratta delle città in cui vive la grande maggioranza dei cittadini italiani ed europei. Queste città non sono né troppo grandi né troppo piccole. Offrono i vantaggi del vivere in un contesto urbano senza imporre i costi supplementari legati agli sviluppi abnormi dell’urbanizzazione, che sia intensiva come nelle megacities o estensiva come nelle sprawls". Le Nazioni Unite si attendono, però, che per il 2050 tre persone su quattro, nel mondo, vivranno in contesti urbani. "Questo unico dato spiega perché ha senso pensare a un libro sulle città e sui loro futuri: perché riguarda la maggior parte di noi".

m. magi