Antonio Colak è un attaccante tedesco, naturalizzato croato, con il vizio del gol, ben 172 in carriera. Un bomber poliglotta (parla ben sei lingue) che di reti ne ha segnate ovunque nel suo girovagare tra Norimberga, Rijeka, Malmoe, Rangers e che ora si ripromette di stupire anche in Italia: "Ho il fuoco dentro, voglio dimostrare chi è Colak anche in questo paese". Tra le pieghe il ds Stefano Melissano ha svelato: "Per convincerlo ad accettare gli abbiamo inviato i video di Spezia e della curva. Lo ringraziamo per aver considerato Spezia una piazza importante, lui non ha bisogno di presentazioni, deve solo buttare la palla dentro".
Colak, perché ha scelto lo Spezia?
"Perché lo ritengo un club importante, i dirigenti hanno fatto di tutto per portarmi qui, ho percepito fiducia da parte del direttore e del mister. Nelle due settimane di lavoro qui ho avuto sensazioni positive dal gruppo. Darò il massimo, ogni giorno, per aiutare lo Spezia a fare più punti possibili".
Quanti gol si è ripromesso di realizzare?
"Non mi prefiggo un numero preciso, il mio scopo è essere concentrato partita dopo partita. Di sicuro cercherò di capitalizzare al meglio le occasioni gol che capitano perché in Italia non ci sono molte opportunità per andare a rete, di conseguenza bisogna essere cinici e cattivi in area di rigore".
In attacco ci sarà molta concorrenza...
"È importante assimilare il credo del mister in modo da ottimizzare i movimenti con i compagni. La Serie B è un campionato importante, a prescindere da chi andrà in gol è fondamentale fare punti. Poi, alla fine, guarderemo la classifica".
L’impatto con il ‘Picco’ e il pubblico aquilotto?
"Il match contro il Cesena è stato uno spettacolo, quando eravamo uno a uno ho detto ai compagni che avremmo vinto. Questi tifosi sono la nostra energia, solo insieme possiamo fare grandi cose andando oltre i nostri limiti, come vincere le partite senza portiere all’ultimo secondo".
Un’impressione sul livello tecnico della squadra?
"C’è un allenatore che prepara le partite molto bene, la squadra va al cento per cento anche in allenamento, possiamo fare cose importanti".
Emozionatissimo Halid Djankpata, centrocampista di solo 19 anni, nativo del Togo. "Un futuro gioiellino" come lo ha definito Melissano.
Djankpata, si presenti al popolo bianco.
"Sono un centrocampista a cui piace molto attaccare, fare assist e andare in gol. Sono molto atletico, so correre con la palla e senza. Sono felicissimo di essere allo Spezia, tutti mi hanno accolto molto bene. Per me sarà una stagione di crescita importante, non vedo l’ora di giocare in questa squadra. Ho giocato nell’Everton dall’under 13, la mia idea era però di andare via per provare l’esperienza con una prima squadra".
Come si sta trovando?
"C’è una cura maggiore nella tattica rispetto all’Inghilterra".
A chi si ispira?
"A Pogba, sono tifoso juventino".
L’impatto con il Picco?
"Incredibile, un’atmosfera all’inglese. Dopo il 2 a 1 è successo di tutto. Si avverte l’amore della gente per i colori sociali".