Come è dolce il mare. Sciacchetrà prodotto sul fondale premiato al Merano Festival

L’idea di Heydi Bonanini ha conquistato il titolo di vino di platino. Le bottiglie vengono immerse sul fondale alla profondità di 52 metri. "Il sogno è realizzare un cantina nelle acque davanti alle Cinque Terre".

Come è dolce il mare. Sciacchetrà prodotto sul fondale premiato al Merano Festival

L’idea di Heydi Bonanini ha conquistato il titolo di vino di platino. Le bottiglie vengono immerse sul fondale alla profondità di 52 metri. "Il sogno è realizzare un cantina nelle acque davanti alle Cinque Terre".

Là in mezzo al mare ci stan... bottiglie davvero preziose che rappresentano la storia e la tradizione vinicola della Cinque Terre. Lo Sciacchetrà, vino simbolo della Riviera e della fatica dell’uomo che raccoglie il frutto dei vigneti a strapiombo sul mare, non si produce soltanto nelle cantine ma anche sott’acqua. Il principio ispiratore arriva da Portofino ma l’idea di Heydi Bonanini titolare dell’azienda Possa è quella di realizzare lo stesso modello a Riomaggiore. Una cantina sotto il livello del mare, almeno a 52 metri di profondità. "E’ un progetto che sto portando avanti – spiega – al quale potrebbero partecipare altri produttori tra i quali Federici di Luni. E’ un esperimento del tutto innovativo per il quale sono necessari tutti i permessi mentre a Portofino è già avanti da anni".

E proprio nella cantina sotto il mare è nato lo Sciacchetrà Under Water che si è aggiudicato il “The WineHunter Platinum Award“ partecipando alla 33esima edizione del Merano Wine Festival. Si tratta di una delle rassegne dedicate ai produttori di vino tra le più famose e prestigiose non soltanto per l’Italia. L’azienda Bonanini ha conquistato due premi: il platino per lo Sciacchetrà “Underwater 2021“ prodotto in mare e quello riservato ai vini dolci piazzandosi tra i primi tre passiti in Italia.

Ma in cosa consiste la differenza tra un vino prodotto in cantina da quello in acqua?

"La produzione è la stessa fino all’imbottigliamento – spiega Heydi Bonanini – mentre l’immersione consente un invecchiamento precoce. Non è un’alterazione ma semplicemente un processo di accelerazione dell’invecchiamento naturale".

La tecnica non è casuale, così come la misura scelta. L’uva da queste parti viene ancora pigiata con i piedi e l’autore del procedimento è Iacopo Bonanini il figlio di Heydi. Una volta imbottigliato il passito viene affinato a 52 metri di profondità nelle acque di Portofino.

Perchè proprio a quella profondità?

"Dopo 35 metri il sole non produce più effetti mentre a 52 metri si raggiunge la temperatura costante di 11 gradi e questo aiuta nel procedimento di stagionatura che altrimenti raggiungerebbe il top dopo 10 anni. Le bottiglie premiate invece sono del 2021 e sono state estratte dal mare a dicembre dello scorso anno". Ne sono state prodotte un numero limitato, 770 esemplari, che gli appassionati potranno acquistare a un costo di circa 115 euro alla bottiglia. Quando il costo dello stesso prodotto “addormentato“ in cantina per una decina di anni può arrivare anche a 400 euro. Le bottiglie calate alla profondità stabilita e ancorate con i pesi, in stile sub. Ovviamente le cantine di Portofino sono ben strutturate e anche le bottiglie vengono dotate di sensori e gps. Proprio perchè non si sa mai, visto il prodotto prezioso e costoso. "E’ una grande soddisfazione – prosegue – aver prodotto il primo passito s ott’acqua. Ci sono altri esempi del genere ma si tratta di frizzanti oppure rossi".

Ma la differenza si sente ?

"Eccome se si stente – conclude – e infatti alla giornata di Merano sono la giuria l’ha immediatamente notata".

Massimo Merluzzi