REDAZIONE LA SPEZIA

Com’è il mondo ’Fuori dalla stanza’. Una storia di hikikomori al Dialma

Il nuovo spettacolo della Compagnia degli Evasi, 'Fuori dalla stanza', affronta la sindrome degli 'hikikomori'. In scena al Dialma Ruggiero di Fossitermi, la commedia offre riflessioni profonde sull'amore e la speranza.

Com’è il mondo ’Fuori dalla stanza’. Una storia di hikikomori al Dialma

Una scena di ’Fuori dalla stanza’ nello scatto di Gianluca Ghinolfi: la piece teatrale della Compagnia degli Evasi in scena al Dialma Ruggiero di Fossitermi

Una storia hikikomori per il nuovo spettacolo, in prima nazionale, della Compagnia degli Evasi. Appuntamento stasera, alle 21, e in replica alla stessa ora domani, al Dialma Ruggiero di Fossitermi, dove andrà in scena ‘Fuori dalla stanza’, la 54ª ‘produzione evasa’, ennesimo testo teatrale scritto e diretto da Marco Balma, pluripremiato autore, attore e regista spezzino. Questo testo, vincitore del 1° Premio Speciale della Giuria al Concorso Nazionale di drammaturgia teatrale ‘In punta di penna’ 2007 a San Miniato (Pisa), pone l’attenzione sugli ‘hikikomori’, la particolare sindrome che colpisce giovani e giovanissimi. ‘Stare in disparte, isolarsi’ è il significato del termine giapponese che deriva dal verbo hiku (tirare indietro) e komoru (ritirarsi), nato per definire un fenomeno caratterizzato principalmente dal ritiro sociale e una volontaria reclusione dal mondo esterno. "Oggi, il numero di giovani che si trova in questa situazione – dichiara Balma – è in allarmante aumento e troppo spesso i genitori rimangono spiazzati. Sfiducia in se stessi e senso di inadeguatezza, derivante da un vero terrore del giudizio altrui, mancanza di certezze che inevitabilmente taglia le prospettive di un qualsiasi futuro, sono tutti macigni che li spingono verso il fondo della propria coscienza dove trovano solo buio e vuoto e dal quale non riescono a risalire. Per riportare la luce, occorre un lavoro lento, costante ed estremamente delicato. Questa è solamente una commedia e quindi non pretende nulla, vuole soltanto mostrare e condividere un argomento che dovrebbe stare a cuore a tutti, e vuole regalare, come credo convenga ad ogni tipo di ‘fiction’, riflessione e forse speranza attraverso i sentimenti messi in gioco; il primo dei quali è semplice, scontato e forse banale, ma pur sempre meraviglioso e potente: l’amore".

Questa pièce racconta la vicenda di Francesco, un ragazzo come tanti che ha degli hobby e degli amici e appartiene ad una famiglia senza problemi economici, anche se i genitori sono separati. Ma un giorno decide di chiudersi nella sua stanza e di non uscirne più, rimanendo a fissare la finestra chiusa. Semplicemente non riesce più a trovare la forza per affrontare le difficoltà che la vita ci mette di fronte. Clara, la madre, decide di affidarsi ad una persona che dicono possegga la capacità di comprendere e aiutare coloro che non riescono a riemergere dal proprio disagio. Con i suoi modi un po’ fuori dagli schemi, Stella tenterà di riportare Francesco sui binari della propria esistenza. In scena tre fra gli attori Evasi più talentuosi, Davide Grossi, Monica Moro e Sabrina Battaglini; collaborazione alle scenografie Federico Marconi. Prenotazioni al 335 8254436 (anche via Whatsapp).

Marco Magi