La Spezia, 3 maggio 2024 – Il cerino adesso è passato direttamente ai Comuni. Una materia così delicata e combattuta da anni a suon di proroghe e virtuosismi in punta di codice viene affidata alle amministrazioni comunali che hanno la gestione dei litorali. Piccoli enti, come nel caso di Ameglia che vanta meno di 5 mila abitanti, che devono trovare una risposta alla Bolkestein dopo che la settima sezione del Consiglio di Stato è tornata a pronunciarsi sulle concessioni balneari annullando la data del 31 dicembre e anticipando dunque le gare.
A quando? E come ? Le domande se le stanno ponendo centinaia di Comuni in tutta Italia, che in questo momento hanno tutti un unico pensiero rivolto al Governo. Determinate soluzioni dovrebbero essere di esclusiva appartenenza del Parlamento e del Governo e non certo delle singole amministrazioni costrette a predisporre bandi europei per l’assegnazione non soltanto delle spiagge ma anche delle concessioni sul fiume. Un problema non da poco che i titolari delle concessioni stanno affrontando da anni a suon di proroghe: sapevano che l’estate ormai alle porte sarebbe stata l’ultima prima della gara, ma nessuno si sarebbe mai aspettato una scadenza anticipata. "Una materia complicata anche per i giuristi – spiega Umberto Galazzo, sindaco di Ameglia – figuriamoci per un piccolo Comune che già è costretto a gestire il demanio su delega dello Stato. In più ci dobbiamo far carico delle concessioni che nel nostro caso riguardano anche il fiume. Inoltre ogni Regione ha caratteristiche differenti quindi anche per questo non possiamo neppure uniformarci ad altri bandi".
Un bel pasticcio , dunque, mentre il Comune di Sarzana spinge per arrivare al traguardo del Piano di utilizzo demaniale (Pud) e organizzare un’estate più tranquilla rispetto alle precedenti. "Intanto – spiega l’assessore Luca Ponzanelli – siamo a buon punto con la pulizia delle spiagge libere e l’affidamento del servizio di salvamento. Sempre in attesa di risposte dall’interlocutore Marinella Spa. Quindi nella preparazione dell’estate, che vorremmo fosse tranquilla, ci troviamo a fare i conti con la Bolkestein senza punti di appoggio. Sarebbe opportuno dunque che Roma ci indicasse quale strada seguire perché altrimenti si rischia di creare soltanto pasticci sempre che si riesca poi a venire a capo di bandi così complessi".