REDAZIONE LA SPEZIA

Concorso a porte chiuse. Uffici comunali costretti ad annullare tutto il bando

Il colloquio per la valutazione dei requisiti non era aperto al pubblico. E il secondo in graduatoria manda una pec per annunciare il ricorso al Tar.

Il consigliere dem Marco Raffaelli

Il consigliere dem Marco Raffaelli

A scoperchiare la pentola è stata una querelle tra dipendenti comunali. Ma il ’vulnus’ emerso nell’iter concorsuale era così macroscopicamente evidente che la macchina amministrativa ha dovuto ingranare, e velocemente, la retromarcia. Pietra dello scandalo la procedura interna per individuare un nuovo istruttore direttivo amministrativo da assegnare all’ufficio pensioni: un banale concorso previsto dal piano triennale dei fabbisogni 2024-2026, simile a molte altre selezioni attraverso le quali è possibile, per i dipendenti di Palazzo civico, passare dal rango di impiegato a quello di funzionario.

Il primo febbraio di quest’anno la commissione esaminatrice, presieduta dal dirigente Mario Piazzini, ha concluso il lavoro e depositato i verbali con l’indicazione del candidato idoneo e la relativa graduatoria. Ma nei giorni scorsi nella casella di posta elettronica certificata del Comune ha fatto capolino una missiva nella quale si comunicava l’intenzione di depositare un ricorso al Tar, chiedendo l’annullamento dell’intera procedura: ad alzare l’ascia di guerra il dipendente di Palazzo civico che si era piazzato al secondo posto. Il solito tentativo di impugnare la graduatoria di un concorso pubblico? No. I rilievi formulati in questo caso erano tali da non lasciare margini di manovra: stando a una nota riservata dell’Avvocatura civica, il colloquio comparativo per la verifica dei requisiti attitudinali e per l’attribuzione del punteggio, si sarebbe svolto infatti non in una stanza aperta al pubblico, come previsto dalla normativa, ma a porte chiuse, e senza che la modalità in questione fosse espressamente prevista dal bando. Ce n’era abbastanza per capire che un’eventuale impugnazione avrebbe avuto gioco facile. E così con determina datata 8 aprile 2025, il dirigente al personale Piazzini ha annullato in autotutela tutta la procedura concorsuale e la relativa graduatoria. La decisione non è sfuggita però all’opposizione. E ieri il consigliere comunale del Pd Marco Raffaelli ha chiesto sul tema la convocazione di una riunione della commissione controllo e garanzia.

Roberta Della Maggesa