È destinata a finire davanti ai commissari della Commissione di controllo e garanzia la vicenda del concorso per impiegato contabile annullato da Atc Esercizio a seguito di alcuni vizi riscontrati nelle valutazioni e nella predisposizione del bando. Ad annunciarlo, a seguito della notizia pubblicata ieri in esclusiva da La Nazione, è il gruppo consigliare del Partito Democratico, che nei mesi scorsi sul tema aveva chiesto e ottenuto l’accesso agli atti del concorso.
Sotto la lente, il concorso indetto dall’azienda del trasporto pubblico nel dicembre 2023 e concluso nel maggio 2024 con la pubblicazione della graduatoria. Tuttavia, il vincitore non fu mai assunto, in quanto negli uffici maturarono dubbi circa le valutazioni assegnate ad alcuni dei candidati dai componenti della commissione del concorso. A spiccare, anche lo zero nella casella relativa alla valutazione psico attitudinale del candidato poi risultato vincitore.
Il Cda di Atc, dopo aver chiesto un parere legale, ha deciso di non procedere oltre, facendo carta straccia del concorso. I consiglieri del Pd sottolineano che "attraverso la visione degli atti di gara, con un reperimento della documentazione peraltro rivelatosi abbastanza arduo, ci sono subito balzate agli occhi delle anomalie non di poco conto. Oggi apprendiamo che Atc ha deciso di non procedere all’assunzione della persona risultata prima in graduatoria. È una notizia che dimostra quanto i nostri dubbi si siano rilevati corretti. Anzi – dicono – crediamo che siano state anche le nostre domande e le nostre azioni a condizionare le scelte che Atc oggi ha preso in autotutela.
Tuttavia, anche tale vicenda dimostra come il tema della gestione del personale, sollevato più volte nel corso del recente passato sia uno tra i più gravi problemi oggi presenti in azienda". Un ragionamento che si allarga anche su altri fronti del tpl, con i consiglieri dem a ricordare che "nei mesi scorsi non siamo stati i soli a denunciare la mancanza di politiche attente a incentivare i lavoratori, o a sollevare critiche riguardo a promozioni decise dai vertici. Sono elementi che hanno contribuito ad aggravare le condizioni dell’azienda e ad innescare la crisi che gli spezzini ed i lavoratori hanno vissuto e, in parte, vivendo.
Sono state assunte decisioni sul personale esattamente in continuità con il passato. Come allora non possiamo che giudicarle sbagliate – dicono i dem – e non vediamo l’ora di confrontarci con gli amministratori della società per chiederne conto, non appena si degneranno di riscontrare la presidente della Commissione controllo e garanzia e fornire una data per la convocazione che abbiamo richiesto".
Matteo Marcello