Concorso da comandante. L’ipotesi della conciliazione dopo anni di guerra legale

La proposta della Corte d’Appello: assunzione da dirigente o risarcimento di 30mila euro

Concorso da comandante. L’ipotesi della conciliazione dopo anni di guerra legale

Francesco Bertoneri

L’assunzione in servizio con qualifica dirigenziale "in posto compatibile con il suo profilo professionale", oppure il pagamento da parte del comune della Spezia, a titolo risarcitorio, della somma di 30mila euro netti, oltre concorso alle spese. È la proposta formulata dalla sezione lavoro della Corte d’Appello di Genova nel merito del ricorso presentato da Emanuele Moretti, spezzino da anni dirigente della Polizia locale di Roma, contro la sentenza del tribunale del lavoro della Spezia che, lo scorso aprile, si era pronunciata in merito alla controversia sulla legittimità dell’incarico conferito dal Comune della Spezia a Francesco Bertoneri in qualità di nuovo comandante della Polizia municipale. Una vicenda annosa, che si concluderà probabilmente a marzo, quando le parti dovranno comunicare al giudice le proprie volontà: da una parte la conciliazione, che porrebbe fine alla vertenza, dall’altra la discussione del ricorso e la sentenza. Lo scorso aprile, il giudice del lavoro di Spezia Marco Viani, aveva dichiarato inammissibile il ricorso di Moretti. Una sua prima istanza era stata respinta dal Tar nel novembre 2011, decisione però ribaltata dal Consiglio di Stato che nell’ottobre 2022 aveva stabilito l’illegittimità del procedimento seguito per la prima nomina del comandante Bertoneri, avvenuta nel corso del primo mandato da sindaco di Pierluigi Peracchini.

In quella occasione il Comune (con la difesa affidata all’avvocato civico Stefano Carrabba) ha però rinunciato al ricorso in Cassazione, in quanto quella sentenza non aveva di fatto alcuna efficacia sulla seconda nomina, avvenuta dopo la rielezione di Pierluigi Peracchini. La palla è così passata sui tavoli del giudice del lavoro, con le parti che ormai da mesi si scontrano, sostenendo la legittimità delle proprie tesi. Resta ora da capire cosa farà il Comune: scegliere la strada della conciliazione – individuata dalla Corte d’Appello nell’assunzione a Palazzo civico con qualifica diridenziale o, in alternativa, in un risarcimento di trentamila euro netti oltre le spese legali – oppure scegliere la strada del giudizio, nella convinzione della propria tesi. La prossima udienza si terrà a Genova nella mattinata del 20 marzo del prossimo anno.

Matteo Marcello