Matteo Marcello
Cronaca

Va a ballare ma è in malattia, impiegato condannato dalla Corte dei conti

La passione per le danze caraibiche costa cara a un civile della base navale. Obbligato a pagare circa 13mila euro per danno patrimoniale e di immagine

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Le indagini, coordinate dalla Procura, erano state eseguite dai Carabinieri per la Marina Militare della Spezia (foto d’archivio)

La Spezia, 18 agosto 2024 – Il procedimento penale si era chiuso con un patteggiamento: nove mesi di reclusione e una multa di 280 euro, con sospensione condizionale della pena, per i reati di truffa e di falso. Ora, per un impiegato civile dell’Arsenale militare che, spinto dalla passione per i balli caraibici, aveva presentato molteplici certificati di malattia per assentarsi dal lavoro e dedicarsi a stage, concorsi e show nazionali, è arrivata anche la sentenza della sezione ligure della Corte dei Conti, che lo ha condannato a rifondere al ministero della Difesa poco meno di 13mila euro a titolo di danno patrimoniale e di immagine.

Una vicenda che aveva avuto una forte eco, quella dell’assistente da lungo tempo in servizio presso la base navale della Spezia. Secondo quanto evidenziato all’epoca dalle indagini dei carabinieri della Marina militare, l’uomo aveva presentato ripetutamente certificati medici lamentando dolori incompatibili con lo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa, riuscendo così ad assentarsi dal lavoro per dedicarsi ai balli caraibici: stage, show e anche numerosi concorsi danzanti organizzati in numerose sale da ballo di Liguria, Emilia Romagna, Lombardia, Campania e Puglia, interventi abitualmente reclamizzati via web attraverso i principali canali social.

Le indagini – svolte anche con pedinamenti e dissimulate partecipazioni alle stesse serate danzanti – hanno ricostruito il suo modus operandi. Diciassette i certificati medici, dal maggio 2018 al novembre 2019, che l’uomo si era fatto rilasciare da dottori per comprovare i suoi presunti malanni. La vicenda sotto il profilo penale si era chiusa nel novembre 2021 con il patteggiamento; non quella erariale, che nei giorni scorsi ha presentato il conto. La Corte dei conti, riconoscendo la buona volontà dell’impiegato – che nel frattempo aveva restituito i circa mille euro ricavati dal ballo, e versato spontaneamente 5mila euro al ministero della Difesa – ha deciso di ridurre l’importo legato al danno di immagine. Il quarantenne è stato così condannato a rifondere al ministero della Difesa la somma di 12.878,64 euro, equamente divisa tra danno patrimoniale (ovvero le remunerazioni indebitamente percepite come indennità di malattia) e il danno di immagine ’subito’ dal ministero.