Sostanziale tenuta dell’impianto accusatorio – pur con l’assoluzione con formula dubitativa per alcuni capi di imputazione e alcune prescrizioni – e pene più alte rispetto a quelle chieste dal pm Luca Monteverde (nella foto) ad epilogo del processo per le frodi nei lavori nel carcere di villa Andreino risalenti al 2013 e smascherati dalla Guardia di Finanza. Due anni e 7 mesi di reclusione sono stati inflitti dal collegio presieduto dal giudice Gianfranco Petralia a Livio Montaquila, 49 anni, funzionario del Provveditorato delle Opere Pubbliche di Genova (il pm ne aveva chiesto 2); un anno 7 mesi per il Rup Raffaele Vedova, di 59 anni (il pm aveva chiesto un anno e 4 mesi). Stralciata la posizione dell’imprenditore Renato Gerosi. Nel 2016 erano usciti di scena col patteggiamento due compiutati. Vedova, assistitito dall’avvocato Matteo Mezzapesa, ha ottenuto la sospensione condizionale della pena.
CronacaCondannati per le frodi nei lavori in carcere