La Spezia, 3 dicembre 2024 - Nella sede di Confindustria La Spezia è stato presentato oggi uno studio di fondamentale importanza per il futuro della città e del territorio. Uno studio che analizza in profondità le implicazioni economiche e sociali di una possibile interruzione del raccordo La Spezia-Santo Stefano Magra e che propone una soluzione strategica per garantire la continuità operativa e lo sviluppo economico della nostra comunità.
Il presidente Alberto Bacigalupi di Ance La Spezia nel presentare lo studio ha illustrato le motivazioni che hanno indotto alla sua predisposizione. “Lo studio prende origine da una domanda che il Sistema Confindustriale, Autorità Portuali, amministrazione Provinciale e Comune della Spezia si sono posti anche a seguito della tragedia del Ponte Morandi e del crollo di quello di Albiano e dei lavori di messa in sicurezza di quello che collega La Spezia a Santo Stefano di Magra. Quali sarebbero le conseguenze per il tessuto produttivo se si manifestasse l’impossibilità di transitare sul raccordo?”
“Il nostro territorio ha di fronte a sé vent’anni di sviluppo molto importante – dichiara il sindaco Pierluigi Peracchini – e di fronte ai grandi cambiamenti che ci attendono è giusto preoccuparsi anche delle eventuali criticità che, in via solo ipotetica, potrebbero verificarsi e che lo studio evidenzia nel suo scenario peggiore. Il tema va comunque visto in modo integrato con quello della mobilità dei lavoratori, e quindi del servizio casa/lavoro; delle abitazioni, delle alternative di viabilità, ma va integrato anche con il sistema ferroviario e marittimo. Una visione di futuro che tiene in considerazione tutti questi elementi per costruire un progetto che dovrà essere ragionato nelle sedi istituzionali opportune”.
Per quanto concerne l’Autorità di Sistema Portuale, il commissario straordinario Federica Montaresi, illustrando la portata dello studio, sottolinea che “il porto della Spezia è certamente uno degli asset fondamentali dello sviluppo futuro del territorio. Nei prossimi anni si assisterà allo sviluppo dello scalo attraverso importanti investimenti in infrastrutture: ampliamento del terminal Lsct e del Terminal del Golfo, nuovo molo e stazione crociere. Tutti interventi che necessitano di avere una adeguata risposta dal punto di vista delle infrastrutture viarie e da quello dell'assetto complessivo della viabilità d'accesso al porto. Oggi riteniamo importante accompagnare sempre alle infrastrutture servizi connessi adeguati, come la digitalizzazione, che ne possano enfatizzare le potenzialità e, nel caso di questo studio, ci aiuterà la visione strategica e condivisa con tutte le amministrazioni del territorio, per giungere ad uno sviluppo armonico e sostenibile dell’intero assetto viario della provincia.”
Lo studio, commissionato da Ance La Spezia e Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, in collaborazione con Confindustria La Spezia, Provincia della Spezia e Comune della Spezia, realizzato da Confindustria Advisory e la Sapienza Università di Roma, con i contributi di Simone Lazzini, professore ordinario presso il Dipartimento Economia e Management dell’università di Pisa e di Roberto Vallarino, amministratore delegato di Itec Engineering, ha delineato uno scenario allarmante.
Lo studio ha confermato che il raccordo rappresenta un’arteria vitale per il nostro territorio, collegando il capoluogo al porto e garantendo la fluidità del traffico merci e persone.
Tuttavia, lo studio non si è limitato ad evidenziare i rischi e i danni potenziali, ma offre anche soluzioni infrastrutturali concrete. La realizzazione di nuove infrastrutture, integrate con quelle esistenti, si rivelerebbe non solo un investimento necessario per garantire la sicurezza e la continuità operativa, ma anche un volano per lo sviluppo economico del territorio.
Lo studio, infatti, oltre i numeri e le proiezioni, è composto da soluzioni infrastrutturali realizzabili, studiate attentamente, che gettano le basi per una progettazione strategica condivisa di area vasta, che impone una visione di Città Metropolitana che va oltre il sia pur legittimo soddisfacimento di esigenze collettive puntuali.
Nello specifico parliamo di: una 'bretella' che collegherà l’area industriale della Spezia con quella di Arcola la cosiddetta Cisa bis che allevierà il peso del traffico sulla attuale SS Cisa il 'bypass' dell’abitato di Santo Stefano Magra.
La realizzazione di tali nuove infrastrutture, integrate con quelle esistenti, si rivelerebbe non solo un investimento necessario per garantire la sicurezza e la continuità operativa, ma anche un volano per lo sviluppo economico del territorio.
A fronte di un investimento di circa 540 milioni di euro, si eviterebbe un danno potenziale annuo tre volte superiore.
Inoltre, tale investimento avrebbe effetti significativi: incremento del Valore aggiunto di circa 100 milioni di euro; incremento occupazionale di circa 1.400 posti di lavoro stabili.
Il presidente di Confindustria La Spezia Mario Gerini nell’aprire i lavori ha evidenziato che “ lo studio si inserisce in un progetto più ampio e anticipo che nei prossimi mesi presenteremmo proposte anche su alcuni temi che sono strategici per il mondo imprenditoriale quali: la carenza di personale a qualsiasi livello professionale; la difficoltà, quasi impossibilità, di trovare abitazioni per i dipendenti delle aziende che vengono a lavorare nella nostra provincia; la crescente difficoltà da parte dei lavoratori di raggiungere il luogo di lavoro collegata all’aumento del numero delle autovetture e della conseguente difficoltà di parcheggio nelle prossimità degli stabilimenti”
Nello specifico lo studio ha lo scopo di sostenere una strategia complessiva finalizzata a: mettere in sicurezza la città capoluogo, il porto della Spezia e più in generale la comunità sociale in caso di interruzioni parziali o totali del raccordo La Spezia - Santo Stefano di Magra, che prevedano tempi più o meno prolungati; migliorare/integrare/implementare il sistema viario provinciale al fine di renderlo più efficiente nella direzione della creazione di una rete integrata che garantisca la capacità di mobilità in tutto il territorio provinciale, limitando gli impatti negativi e favorendo il servizio; valutare il costo ombra supportato dalle future generazioni qualora le opere citate complementari al raccordo La Spezia - Santo Stefano di Magra non dovessero essere realizzate.
I benefici sono molteplici: miglioramento dell’efficienza logistica: riduzione dei tempi di percorrenza e dei costi di trasporto, con conseguente aumento della competitività del nostro porto.
sviluppo economico: creazione di nuovi posti di lavoro e aumento del valore aggiunto prodotto sul territorio. Riduzione dell’inquinamento: miglioramento della qualità dell’aria e della vita dei cittadini. Aumento dell’attrattività del territorio: valorizzazione del nostro patrimonio e miglioramento dell’accessibilità, con ricadute positive sul settore turistico.
L’incontro della giornata rappresenta un passaggio importante nei processi di pianificazione dello sviluppo economico, sociale e culturale, in quanto ha unito sotto lo stesso obiettivo, in una unica massa critica, il mondo industriale, l’Autorità di Sistema Portuale e le amministrazioni locali e regionali, rafforzando la credibilità del progetto e conferendo un valore peculiare alle proposte, che provengono pertanto da un territorio che, unito, sarà più forte nelle sedi opportune nella ricerca di finanziamenti.
In conclusione, la realizzazione delle proposte infrastrutturali rappresenta un investimento strategico che consentirà di rendere più competitivo il territorio e di superare le sfide del presente e di guardare allo sviluppo economico e sociale con maggior fiducia.
Erano presenti anche Gabriella Rolandelli - direttore Area Sviluppo del Territorio, Infrastrutture e Trasporti Regione Liguria, e per le amministrazioni comunali, Raffaella Fontana, Monica Paganini, Massimo Silvestri, Katia Cecchinelli, Rita Mazzi, Marco Russo, Alessandro Silvestri, Paola Sisti, Cristina Ponzanelli e Massimo Bertoni. Per la presentazione dello studio: Tullio Buccellato, Carolina Serpieri, Cristiana Fiorelli, Gianluca Rinaldi, Simone Lazzini, Roberto Vallarino.