Contatore ’riaperto’ dal giudice. Garantito il minimo vitale di acqua

Nuovamente in funzione i rubinetti dell’azienda agricola saldati per il mancato pagamento della bolletta

Contatore ’riaperto’ dal giudice. Garantito il minimo vitale di acqua

Contatore ’riaperto’ dal giudice. Garantito il minimo vitale di acqua

L’acqua è un bene prezioso che non va assolutamente sprecato ma neppure tolto di arbitrio. Neppure se il cliente è moroso nei confronti dell’azienda fornitrice. Lo ha deciso il giudice del Tribunale della Spezia che ha imposto alla società Acam Acque di garantire all’utente il minimo vitale quantificandolo in almeno 50 litri al giorno per ogni componente del nucleo famigliare.

Un compromesso che non risolve di molto i problemi della donna, difesa dall’avvocato Claudio De Filippi, essendo titolare di una azienda agricola della Val di Vara. Quindi oltre all’uso personale utilizza l’acqua per abbeverare gli animali e coltivare le piantagioni di ortaggi. La vicenda è decisamente complessa e parte da più lontano ovvero da un debito contratto dalla donna con l’azienda Acam di svariate migliaia di euro. Nonostante i solleciti di saldo la situazione debitoria è rimasta inalterata per cui è scattata la chiusura del contatore. Quindi per l’azienda e l’abitazione nessuna possibilità di utilizzare l’acqua. Il problema è stato tamponato fino a quando, almeno per l’uso agricolo, è stato possibile utilizzare l’acqua contenuta nelle apposite cisterne poi però la situazione è diventata insostenibile.

L’avvocato Claudio De Filippi insieme alla collega Gianna Sammicheli hanno così portato in Tribunale l’azienda spezzina. Il giudice del Tribunale spezzino Viani ha accolto le loro richieste che hanno puntato proprio sulla funzione pubblica che dovrebbe avere l’azienda anche nella salvaguardia delle aziende. Quindi il giudice ha applicato il minimo vitale di 50 litri di acqua potabile ordinando l’immediato ripristino della fornitura quanto meno per soddisfare le esigenze dei residenti. Un passo avanti dunque nel contenzioso ancora in corso tra la titolare dell’azienda e l’azienda per il quale l’avvocato del foro spezzino ha avanzato l’ipotesi di un saldo rateizzato oltre a un controllo della rete idrica che potrebbe avere una perdita considerando i metri cubi di acqua utilizzati che sono sembrati comunque eccessivi.

Massimo Merluzzi