
La titolare del ristorante Roma situato in via Paleocapa, Adriana Incaviglia
La Spezia, 30 ottobre 2023 – Ordinano prelibatezze e buon vino, e quando arriva il conto da pagare come da copione mettono in atto una sceneggiata nel tentativo di fuggire senza saldare: scoperti dalla titolare del locale, neppure l’arrivo della polizia li ’convince’ a pagare per quel lauto pasto. Una vicenda assurda, quella avvenuta sabato sera al Roma, noto ristorante di via Paleocapa, a poca distanza dalla stazione ferroviaria, di proprietà di Adriana Incaviglia. La donna si è vista costretta a ’fronteggiare’ una coppia di uomini che, dopo aver consumato numerose prelibatezze, hanno tentato (con successo, nonostante siano stati scoperti) di non pagare il conto.
"Me ne sono accorta subito – spiega la titolare del ristorante – ed è bastato parlarci pochi minuti per capire che sarebbe andata così" dice la donna. I due uomini, sulla quarantina, hanno riferito di essere dei professionisti arrivati un paio di giorni in città per cercare l’ispirazione. E poi, hanno cominciato a ordinare: ostriche Gillardeau, antipasti, zuppe di pesce, ravioli col pescato del giorno, tutto innaffiato con tre bottiglie di vino, cui sono seguiti diversi amari. Un pasto da 260 euro: soldi che difficilmente entreranno nella cassa della titolare, che pure si è tolta la soddisfazione di smascherare la coppia.
"Quando è arrivato il momento di pagare, uno è andato fuori a fumare e l’altro dopo essersi avvicinato alla cassa ha cominciato la recita: non trovava il portafoglio, così mi ha lasciato un passaporto dicendomi che aveva dimenticato in albergo il portafoglio, e che sarebbe dunque tornato a saldare il conto. Quando gli ho detto che almeno una delle due persone sarebbe dovuta rimanere nel locale, hanno cominciato a provarle tutte pur di andarsene". La donna ha chiamato le forze dell’ordine. Dopo un po’ di tempo, sul posto è arrivata una pattuglia della polizia, che ha identificato la coppia, ma dei soldi neppure l’ombra. "Nei confronti dei due uomini non è stato preso alcun provvedimento: mi è stato detto che per agire legalmente devo andare in Questura con un avvocato, e fare accesso agli atti per conoscere i nomi. Li denuncerò: molto probabilmente non recupererò i soldi, ma non mi interessa, se tutti i ristoratori facessero così, questi episodi non rimarrebbero impuniti" chiosa la Incaviglia.